Gianfranco D'Angelo a L'Unione Sarda: "Sulla pensione frainteso, ma la villa in Sardegna non la vendo"
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Gianfranco D'Angelo non ci sta, e a Unionesarda.it chiarisce la sua posizione circa le notizie uscite a seguito della sua partecipazione a "Domenica Live", e dove il messaggio dai più interpretato è stato quello di essere passato "dalle stelle alle stalle" a causa di una pensione da 2000 euro al mese.
Un'esternazione che gli è valsa decine e decine di commenti indignati, e molti provenienti proprio dalla Sardegna dove lo stesso D'Angelo ha spiegato di avere quella casa oggi "difficile da mantenere".
Facciamo un po' di chiarezza, dunque.
"Anzitutto tengo a precisare che non ho rilasciato interviste a settimanali e in tv per lamentarmi, ma semplicemente ho fatto una constatazione. Lavoro da oltre sessant’anni, da quando ne avevo 15. E per potermi godere a 82 anni quello che in una vita mi sono conquistato devo continuare a lavorare. Perché i duemila euro di pensione non mi bastano".
Molti commentavano che la tendenza dei personaggi di spettacolo è quella di dilapidare nel tempo il patrimonio accumulato. Ma forse non è proprio così...
"Il fatto è che la vita dei personaggi dello spettacolo porta a guadagnare molto, ma ha anche parecchie spese legate alla professione stessa. C'è poi il problema dei contratti, che spesso non tutelano l'artista come dovrebbe essere: capita che ti rendi conto, ad esempio, che in molti casi non ti sono stati versati i contributi, e tutto ciò va a discapito della pensione".
Cosa pensa dei numerosi commenti indignati che l'hanno raggiunta, anche dai nostri lettori, in questi giorni?
"Penso che è più che comprensibile, per come le notizie sono state riportate, il risentimento di persone che magari devono tirare la fine del mese con 400 euro. Io le capisco, ho vissuto anch'io in gioventù anni non certo semplici, quando giravo qua e là per l'Italia per mettere insieme uno stipendio. Ma come detto questo non c'entra nulla e ancora tengo a precisare: io ho lavorato per una vita, non sono un imprenditore e tutto quanto ho guadagnato l'ho fatto sulla mia pelle. Mi pare, semplicemente, che esista una certa disparità fra mestiere e mestiere: perché i parlamentari che hanno lavorato quattro anni e sei mesi devono percepire un vitalizio da 6.000 euro al mese?".
Alcuni le hanno suggerito di vendere la sua villa in Sardegna.
"Ma non ci penso nemmeno! Io amo la Sardegna, vengo qui da più di 60 anni, da quando ero ancora un ragazzino senza un soldo in tasca. Ricordo i viaggi con gli amici accampandoci qua e là dove si poteva sostare. Sono da sempre innamorato di questa terra e della sua gente, e appena ho avuto qualche soldo da parte, nel 1985 e con il grande successo di "Drive In", ho deciso di comperare casa vicino a San Teodoro, dove tutt'ora vengo per molti mesi l'anno, anche d'inverno. Qui ho molti amici, e addirittura mia figlia Simona ha sposato un giovane di Cagliari".
Cosa desidera dire al suo pubblico, e in particolare a quello sardo?
"Che sono dispiaciuto di come le mie parole siano state interpretate, e che da sempre nutro per la gente una profonda stima e rispetto. Amo dei sardi, in particolare, la dedizione e l'orgoglio, quello che ho fatto mio proprio da quando nell'Isola ho preso casa. In Sardegna sono stato in tournée a teatro anche durante l'estate, e ad accogliermi ho sempre avuto un pubblico meraviglioso. Stare in Sardegna per me ha significato la realizzazione di un sogno di gioventù, proprio quel sogno per cui ancora oggi, con il sorriso e l'entusiasmo di sempre, continuo a lavorare rimboccandomi le maniche anche a 82 anni. Ma attenzione lo faccio volentieri, e spero finalmente sia chiaro".
Virginia Lodi
(Unioneonline)