Anche i bimbi vogliono la propria parte e, da sabato, l’avranno. Come? Sintonizzatosi su Sardegna 1, dove dalle 15.30, in replica alle 9 di domenica e alle 19 di mercoledì, andrà in onda “Giogagiò”, nuovo programma tv a loro dedicato. Otto puntate, in cui ci si concentrerà su una canzone da cantare, un racconto, un’attività con un ospite brillante e tante parole nuove, ogni settimana col coinvolgimento in studio degli alunni di una scuola. E il tutto sarà in lingua sarda.

Il programma

“Giogagiò”, nato da un’idea della giornalista Paola Pilia, è un format di qualità per i bimbi, fruibile anche da adulti e famiglie, che arricchirà ulteriormente l’offerta del Gruppo Editoriale L’Unione Sarda. Sarà condotto e cantato in sardo dal poliedrico Renzo Cugis, che col progetto musicale “Filastrocchen’roll” ha realizzato con Gianfranco Liori centinaia di spettacoli tra Italia, Europa, Africa e Usa. E, adesso, quei brani tanto amati, che affrontano con leggerezza di linguaggio temi molto significativi per i bimbi, sono stati tradotti o adattati i sardo per affascinare i piccoli spettatori. Dopo aver cantato, tra gli altri, “Ita fait su cocodrillu”, sarà il momento delle storie, lette dall’attrice Antonella Puddu mentre sullo schermo scorreranno le pagine illustrate. Saranno grandi classici contemporanei, come “A sbagliare le storie” di Gianni Rodari o “Elmer, l’elefante variopinto” di David McKee. Poi spazio alla creatività, coi consigli del giocoliere-ingegnere e del comico Alessandro Pili.

Preziosa la rubrica sull’arricchimento lessicale curata dalla divulgatrice Dalila Manca.

I protagonisti

«È stato naturale pensare di coinvolgere i bimbi con ciò che a loro piace in sardo per dare un futuro a questa lingua. Lavorare coi bambini è molto gratificante e appassionante, un grazie al regista Francesco Lattuca e a tutti gli straordinari professionisti del gruppo», ha commentato l’ideatrice Paola Pilia.

«È fantastico che una televisione abbia fatto la scelta generosa di investire su un progetto dedicato ai bambini, avranno l’attenzione che, con cura e amore, daremmo ai nostri figli», ha promesso Renzo Cugis.

«Non è una trasmissione sulla lingua sarda, ma un programma in cui si parla in sardo di qualsiasi argomento. I bambini lo conoscono e lo capiscono anche quando dicono di non saperlo. Va eliminata la polvere che abbiamo lasciato depositare sul grande patrimonio culturale».

Vanna Chessa

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