Zaia (Veneto) e De Caro (Bari) gli amministratori più popolari. Stabile, anzi in lieve crescita, il consenso di Solinas, mentre cala il gradimento per tutti i sindaci delle città sarde.

Sono queste le indicazioni più importanti del Governance Poll 2020, un'indagine sul livello di gradimento degli amministratori locali realizzata per il Sole 24 Ore da Noto Sondaggi.

Il livello di gradimento di Christian Solinas passa dal 47,8% al 48%. Il governatore sardo è appaiato all'ottavo posto con il ligure Toti, che ha fatto un balzo in avanti di oltre 13 punti.

Tra i Presidenti di Regione domina il centrodestra, che conta i 4 più amati d'Italia. Zaia comanda con il 70%, poi Fedriga (Friuli) al 59,8%, Tesei (Umbria) al 57,5% assieme a Santelli (Calabria). Al quinto posto, con consenso in crescita rispetto al giorno delle elezioni, c'è il primo di centrosinistra, l'emiliano Bonaccini (54%). Vistosi arretramenti per il pugliese Emiliano (dal 47,1% al 40%) e il lombardo Fonta (da 49,7% a 45,3%). All'ultimo posto tra i governatori c'è il segretario Pd Nicola Zingaretti, con un consenso intorno al 30%.

CAPOLUOGHI - Sul fronte dei sindaci, domina De Caro seguito da Cateno De Luca (Messina). Poi, ex aequo, dal genovese Marco Bucci e il bergamasco Giorgio Gori. Entrambi hanno vissuto esperienze drammatiche, con il Ponte Morandi il primo , con il Covid il secondo. In netto calo il consenso delle figure simbolo M5S: Virginia Raggi ha perso 29 punti rispetto al 67,2% del giorno delle elezioni, è penultima. Chiara Appendino è 97esima. Male anche De Magistris (Napoli), centesimo con un calo di 24 punti. Lieve crescita di consensi per il fiorentino Nardella, 34esimo, e il milanese Sala, 52esimo.

Quanto ai sindaci sardi, gradimento in calo per tutti. Il nuorese Andea Soddi ha un consenso al 60%, rispetto al 68.4% delle elezioni del 2015. L'oristanese Andra Lutzu, 18esimo, scende dal 65,3 al 58,9%.

Segno meno per Nani Campus, che passa dal 56,2 al 52,9%. E per Paolo Truzzu: il sindaco di Cagliari è 95esimo, la popolarità è scesa dal 50,1% al 46,4%.

(Unioneonline/L)
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