«Mi dimetto con effetto immediato da sottosegretario del Governo e lo comunicherò nelle prossime ore alla Meloni»: è quanto ha annunciato Vittorio Sgarbi a margine di un evento a Milano.

«Mi dimetto e lo faccio per voi. Adesso sono solo Sgarbi, non sono più sottosegretario», ha proseguito.

«È un colpo di teatro – ha ancora aggiunto – sono due ore che medito se farlo o se non farlo». «La legge consente che io, attraverso il Tar, indichi quelle cose che ho detto», ossia «che non può essere in conflitto di interessi chi non ha un lavoro, chi non fa l'attore, chi non fa il professore, chi è in pensione come professore e come sovrintendente» ha aggiunto, sottolineando che «io ho fatto occasionalmente conferenze come questa». «Questa conferenza - ha spiegato - secondo quello che l'Antitrust mi ha inviato, sarebbe incompatibile, illecita, fuorilegge».

Quindi, «per evitare che tutti voi siate complici di un reato, io parlo da questo momento libero del mio mandato di sottosegretario. Avete comunque un ministro e altri sottosegretari - ha concluso -. Io riparto e da ora in avanti potrò andare in tv e fare conferenze».

Poi l’accusa al ministro Sangiuliano: «Le lettere anonime all’Antitrust? Le ha mandate lui. Non lo sento dal 23 ottobre». 

«Ce l’abbiamo fatta», l’esultanza dei parlamentari del Movimento 5 Stelle. «Le dimissioni di Sgarbi con effetto immediato sono una buona notizia per tutto il Paese. E il risultato concreto di tutti gli sforzi che il Movimento 5 Stelle ha messo in campo in questi mesi rispetto ad una delle questioni morali più eclatanti tra quelle che attanagliano il governo. Evidentemente Giorgia Meloni e il suo governo non potevano reggere alla mozione presentata dal Movimento 5 Stelle e dalla pressione mediatica anche internazionale che il suo caso ha suscitato. Oggi è un bel giorno per il prestigio delle istituzioni e per l’immagine dell’Italia all’estero».

(Unioneonline/v.l.)

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