“L’Associazione Rousseau cambia strada. La scelta è dolorosa, ma inevitabile. In questi 15 mesi abbiamo sollecitato costantemente la risoluzione delle criticità. Per otto lunghi mesi abbiamo richiesto più volte di condividere un progetto comune con responsabilità e perimetri ben definiti dei ruoli reciproci e abbiamo proposto concretamente un accordo di partnership per rafforzare e chiarire il legame tra Rousseau e il Movimento. Ma stare insieme deve essere una scelta reciproca" e "questo, purtroppo, non si è verificato".

Con questa nota l’associazione che fa riferimento a Davide Casaleggio, ha annunciato la rottura con il Movimento 5 Stelle, che ha sempre supportato veicolandone proposte e programmi e mettendo a disposizione dei militanti contenuti e la possibilità del voto online, in nome della cosiddetta “democrazia diretta” e della partecipazione.

Una separazione che pare consensuale. “La democrazia diretta, la partecipazione, il coinvolgimento degli iscritti nelle decisioni non dipendono dal singolo strumento utilizzato ma dalla volontà del M5S di affidarsi alla democrazia diretta avvalendosi prioritariamente di strumenti digitali. Questa volontà rimane invariata, il nostro cuore pulsante è la democrazia diretta, qualunque sia lo strumento utilizzato", ha scritto il Movimento sulla sua pagine Facebook ufficiale. Aggiungendo: "Le scelte dell'associazione Rousseau evidenziano la volontà di quest'ultima di svolgere una parte attiva e diretta nell'attività politica. Questa volontà è incompatibile con una gestione "neutrale" degli strumenti".

Dal canto proprio, sempre su Facebook, Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, fondatore del M5S assieme a Beppe Grillo, ha spiegato: "Il movimento è dove sono le persone che ne rispettano i principi e ne portano avanti le idee. Rousseau sarà sempre la casa di queste persone."

(Unioneonline/l.f.9

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