"Se non vince il Pd non è un problema solo per il Pd, ma anche per l'Italia. Dobbiamo scuoterci di dosso la rassegnazione, la stanchezza e la paura, pasta piangersi addosso: non sciupiamo questa occasione di ripartenza, abbiamo 22 giorni per diventare il primo partito".

Così Matteo Renzi, nel corso di un pranzo elettorale alla casa del popolo di Lastra a Signa (Firenze), prova a rinvigorire un partito depresso dai sondaggi che lo vedono in continuo calo. "Abbiamo la squadra migliore, abbiamo idee, valori, grinta e grande determinazione".

Un intervento a tutto campo quello dell'ex premier, che ha parlato anche dei recenti fatti di Macerata.

"La deriva pistolera fa male a questo Paese. Siamo circondati da messaggi che ci vogliono far paura, che ci vogliono rinchiudere in casa e dire che l'altro è potenzialmente un nemico: questo clima crea le barriere, i muri, le difficoltà", ha detto, per poi ribadire come i dem stiano con l'Anpi. "Il messaggio di rifiuto di ogni dittatura e del nazifascismo deve arrivare sempre forte e chiaro".

Condanna però gli scontri durante le manifestazioni di ieri. Il segretario dem ha telefonato infatti al generale Nistri per "esprimere la vicinanza del Pd all'Arma dei Carabinieri e la solidarietà ai cinque agenti feriti nel corso degli scontri avvenuti a Piacenza". "Siamo al loro fianco", ha detto augurando pronta guarigione ai feriti.

Non sono mancate bordate a Di Maio, Salvini e Berlusconi.

"I Cinque Stelle non vinceranno mai e soprattutto non saranno mai credibili: ci dicono che abbiamo degli impresentabili, ma loro ogni giorno ne hanno uno. E il più impresentabile di tutti è Luigi Di Maio, che non si presenta mai ai confronti televisivi", ha ironizzato l'ex premier.

Che poi si è detto "preoccupato dalla Lega e da Salvini". "Quando uno, a fronte di una pallottola che arriva sulla sede del Pd, non avverte la necessità di dare solidarietà al Pd, vuol dire che la deriva pistolera sta creando danni".

E su Berlusconi: "Ha governato (si fa per dire) per vent'anni, e da vent'anni fa sempre le stesse promesse. E a tre settimane dalle lezioni, arriva il solito condono".

(Unioneonline/L)
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