"È giusto far conoscere anche in Sardegna un partito nato quattro anni fa nel sociale e che ora, visti gli eventi catastrofici dei vari governi, si affaccia in politica".

Gabry Pinna, originaria di Cagliari e residente a Quartu sant'Elena, "nonna a tempo pieno", è una simpatizzante convinta del "Movimento Gente Onesta", fondato da un pugliese, Giuseppe Prete. Come fa una sarda a imboccare la strada di un movimento che ha origini in Puglia?

Lo spiega nonna Gabry, prima con un messaggio alla redazione con un messaggio Wathsapp, "Scusate la mia sfacciataggine, ma provo anche questa strada per far sapere che questo movimento esiste", poi nella breve intervista rilasciata a L'Unione Sarda.

Di questa realtà, prosegue, "si sa molto poco".

Forse perché è un partito che non c'è?

"Perché nessuno ne parla, forse perché ha caratteristiche totalmente diverse dagli altri partiti più grandi e famosi".

Per esempio?

"Questo movimento pensa più al bene delle persone che ai soldi in tasca".

Come l'ha conosciuto?

"È stata una mia amica a parlarmene per la prima volta, poi ho cercato informazioni e mi sono imbattuta in un video del fondatore. Sono rimasta molto colpita".

Un leader carismatico?

"Giuseppe Prete, originario della Puglia, ha una bellissima storia; è rimasto orfano da bambino, è stato abbandonato e ha conosciuto il peggio della strada. Un uomo che si è fatto da solo e ha patito anche la fame. Ma non ha lasciato che la disperazione prevalesse e si è dato da fare: si è laureato, è diventato direttore di banca e, con i suoi soldi, ha cominciato a interessarsi delle problematiche sociali".

E ha avuto l'idea del partito.

"In realtà è stato un incontro con Papa Francesco a dargli quella spinta finale: parlando col Santo Padre dell'Argentina, e di quello che Giuseppe aveva fatto in quel Paese dove aveva portato a termine varie opere di bene, è stato Bergoglio a dirgli: 'Perché non crei un partito?', e lui ha risposto: 'Perché no?', ed è iniziato tutto".

Quali sono i valori fondanti?

"Fare del bene, occuparsi degli invisibili, dell'individuo. E considerarlo il perno del movimento, perché ognuno ha qualcosa da dire".

In che area politica si posiziona?

"Non è di sinistra né di destra, ma è aperto a chiunque abbia delle buone idee".

Proprio chiunque?

"Sì, di tutte le età, di tutte le professioni. Ovvio che per buttarsi in politica ci voglia una certa preparazione. Per esempio, quando ci stavamo organizzando per candidarci alle Politiche avevamo tutte persone laureate".

Vi stavate preparando per le elezioni?

"Sì, ma non siamo riusciti per vari problemi legati a tempi e moduli per la raccolta delle firme. Purtroppo il Rosatellum non ci ha consentito di proseguire".

Avete rinunciato?

"A malincuore, ma siamo in pista per le prossime votazioni, che saranno a breve, e per le Europee".

Ci sono anche idee per la Sardegna?

"Certamente, per esempio sulla zona franca. Il movimento vorrebbe fare tanto per questo argomento, ci stiamo anche organizzando per aprire delle sedi nell'Isola, nell'area di Cagliari".

Sul fronte nazionale invece?

"Abbiamo avuto le attenzioni di Silvio Berlusconi e di Matteo Salvini che, ovviamente, hanno tentato di portarci dalla loro parte. Invano".

Lei è impegnata in prima persona?

"No, io in realtà sono solo una simpatizzante. Ho 71 anni, sono nonna di una bambina di cui mi occupo a tempo pieno. Ed è anche per lei, per il suo futuro, che vorrei che le cose in Italia cambiassero, e che a guidare il Paese ci fossero persone un po' meno abili con il politichese e più impegnate con cuore".

Sabrina Schiesaro

(Unioneonline)

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