"Nonostante abbia con fermezza condannato ogni forma di discriminazione razziale, anche in tempi non sospetti, e in primis quella rappresentata dalla Shoah, mi rendo conto che in quell'articolo ho utilizzato con imperdonabile leggerezza dei termini che alimentano ancora oggi storici pregiudizi e ignobili luoghi comuni nei confronti del popolo ebraico.Per questo mi scuso sinceramente per aver ferito i sentimenti della comunità ebraica, che come tutti gli italiani apprezzo e ritengo parte perfettamente ed orgogliosamente integrata della città di Roma da sempre e nel Paese tutto".

Lo ha detto  Enrico Michetti, il candidato del centrodestra alla poltrona di sindaco di Roma, che il 17 e il 18 ottobre al ballottaggio si batterà con lo sfidante, l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

Nell’articolo finito al centro delle polemiche, l’esponente di Fratelli d’Italia scriveva: "Ogni anno si girano e si finanziano 40 film sulla Shoah, viaggi della memoria, iniziative culturali di ogni genere nel ricordo di quell’orrenda persecuzione. E sin qui nulla quaestio, ci mancherebbe. Ma mi chiedo perché la stessa pietà e la stessa considerazione non viene rivolta ai morti ammazzati nelle foibe, nei campi profughi, negli eccidi di massa che ancora insanguinano il Pianeta. Forse perché non possedevano banche e non appartenevano a lobby capaci di decidere i destini del Pianeta”.

(Unioneonline/F)

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