I fronti della battaglia sono molteplici. In soli due giorni la causa dell'Insularità sarà perorata in Consiglio regionale, oggi nella commissione speciale istituita ad hoc, e nientemeno che con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che domani riceverà una delegazione del Comitato. Nel frattempo c'è attesa per il tavolo previsto - ma non ancora insediato - a sessanta giorni dalla firma dell'accordo Stato-Regione da 2,1 miliardi di euro, e intanto la Giunta Solinas fa la sua parte muovendo i primi passi per avere competenza primaria in materia di lavori pubblici. Come? Approvando gli schemi di decreto legislativo che individuano le norme di attuazione dello Statuto speciale per strade, porti, aeroporti, opere idrauliche e di edilizia pubblica: qualcosa che consentirà alla Sardegna di superare gli ostacoli che sinora hanno bloccato le opere pubbliche, facendole scontare uno dei gap più pesanti della partita dell'Insularità, quello infrastrutturale.

I senatori in Consiglio - La seduta della commissione speciale è in programma stamattina alle 10.30. Dopo i presidenti di Regione - Francesco Pigliaru in una delle prime convocazioni, il governatore Christian Solinas subito dopo - saranno ascoltati i senatori sardi. Assenti per precedenti impegni Giuseppe Luigi Cucca (Italia Viva) ed Emiliano Fenu (M5S). Dovrebbero essere presenti tutti gli altri: Lina Lunesu (Lega), Emilio Floris (Forza Italia), Gianni Marilotti (M5S), Ettore Licheri (M5S), Elvira Evangelista (M5S).

Per il presidente Michele Cossa (Riformatori), è «un incontro importante proprio perché la proposta di legge per l'inserimento del principio di Insularità in Costituzione è depositata in Senato».

Lo stato dell'arte - Per la precisione giace in un cassetto della commissione Affari costituzionali. «I senatori ci informeranno sullo stato dell'arte», aggiunge ancora Cossa, «e obiettivo della riunione è anche rafforzare la collaborazione tra Consiglio regionale e parlamentari sardi, prossimo passo sarà l'audizione dei deputati».

È anche tempo di un primo bilancio dei lavori della commissione che si è insediata il 5 novembre scorso: «Le audizioni, e penso in particolare a quella del presidente Solinas, ci hanno consentito di focalizzare meglio il tema». In generale, «registriamo che su questa battaglia c'è una coesione straordinaria, e questo è un valore da salvaguardare a tutti i costi: la comunità di intenti tra tutti i partiti rafforza l'idea che questa sia veramente la grande battaglia dei sardi».

La visita al Colle - Il consigliere dei Riformatori farà parte della delegazione che domani salirà al Colle. Con lui Roberto Frongia e Maria Antonietta Mongiu del Comitato promotore, il senatore M5S Marilotti, e Mario Segni che ha reso possibile l'incontro con il massimo garante della Costituzione.

Per uno dei componenti della commissione speciale, il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, l'appuntamento di oggi con i senatori è opportuno: «Il fatto che per la prima volta in questa legislatura, a quasi un anno dall'insediamento, il Consiglio regionale si confronti con i parlamentari è importante. Anzi è stato un errore che non sia avvenuto prima perché su molti temi ci sarebbe stata necessità di maggior dialogo».

Problemi urgenti - Si tratta, spiega, di «una buona occasione per condividere con la delegazione alcuni problemi urgentissimi connessi col tema dell'Insularità, su tutti quello della continuità territoriale che ad oggi non ha nessuna certezza di essere prorogata. Dopo aprile, infatti, potrebbe verificarsi il totale isolamento della Sardegna rispetto alle rotte italiane e al mercato turistico».

Roberto Murgia

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