A dispetto di annunci e intenzioni, la verifica di Giunta rischia di slittare alla settimana prossima. Ieri, durante il confronto in presenza con i suoi assessori, Christian Solinas aveva parlato di azzeramento venerdì e riassegnazione delle deleghe il giorno dopo, sabato 19 novembre.

Il problema è che Fratelli d’Italia non indicherà il nome del sostituto di Gianni Lampis all’Ambiente prima di lunedì 21, e anche Forza Italia non ha ancora chiuso il cerchio sulla figura che intende promuovere per prendere il posto di Alessandra Zedda al Lavoro. Gli azzurri, in particolare, chiedono che l’attuazione della verifica sia preceduta da un vertice di maggioranza con tutti i coordinatori delle forze politiche di centrodestra che sostengono l’esecutivo di Solinas. Insomma, una chiusura entro la settimana, come aveva anche auspicato il leader della Lega Matteo Salvini, è quasi fuori discussione. E’ invece verosimile che la squadra rinnovata possa insediarsi a metà della prossima. 

Ad ogni modo, anche stando a quanto emerso dal tavolo con gli assessori, il governatore potrebbe limitarsi a intervenire sulle caselle vacanti: Trasporti e Lavoro e sull’Ambiente che Gianni Lampis (FdI) è pronto a lasciare per fare il deputato a tempo pieno. C’è una seconda ipotesi: che Solinas decida di venire incontro alle richieste dei centristi su una seconda delega in aggiunta all’Istruzione. Ancora da sciogliere il nodo-Carlo Doria. L’ex senatore del Psd’Az sarebbe disposto a entrare in Giunta solo per guidare la Sanità. Ma è improbabile che il presidente faccia a meno dell’attuale assessore Mario Nieddu (Lega). Un modo per non scontentare nessuno c’è: nel giro del rimpasto dovrebbero rientrare anche le nomine dei tre capi dipartimento previsti nella legge 107 sugli staff. 

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