Le misure messe in atto dal governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus sono servite a fare gli interessi di “una lobby globalista”, la Open Society di George Soros. E’ andato dritto al punto il senatore leghista Simone Pillon, fondatore del Comitato Family Day, e ha accusato l’intera squadra di governo – mercoledì scorso in Aula al Senato, durante le repliche all’intervento del premier Giuseppe Conte sull’azione dell’esecutivo in tema di Covid – di aver agito “per una precisa ragione ideologica: la famiglia andava colpita, andava ridotta alla distruzione”. Proprio come professato durante il lockdown da “OpenDemocracy”, un think tank molto vicino al finanziere americano, che sul proprio sito web scriveva: “Meritiamo di meglio della famiglia e il tempo del Coronavirus è il momento perfetto per abolirla”. Per perseguire questo obiettivo, ha tuonato Pillon tra gli applausi dei colleghi del Carroccio, “le famiglie sono state divise, i nonni separati dai nipoti”, “sono state lasciate da sole davanti a questa fantomatica didattica a distanza che ha ridotto i genitori a umili servitori della scuola di Stato”. Chi di noi è dunque rimasto vittima di connessioni difettose e registri elettronici, da oggi sa con chi prendersela…

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