Lieto fine per Cinzia Leone, la senatrice M5s che temeva di essere stata vittima di un furto in Parlamento. Il cappotto “scomparso” è stato ritrovato. 

Tutto è iniziato una settimana fa quando la grillina era andata a Montecitorio per votare il presidente della Repubblica. “Buongiorno care e cari – aveva scritto ieri - scusate lo sfogo ma sono profondamente INDIGNATA su quanto mi è accaduto in Transatlantico di Montecitorio, venerdì scorso al termine della votazione del PdR (Presidente della Repubblica, ndr). Premesso che in aula non è consentito entrare con il cappotto lo lasciai, giusto il tempo della votazione, su uno dei divani nel Transatlantico. Ebbene il cappotto non l’ho trovato”.

"Provo profonda tristezza”, aveva aggiunto, poiché pur comprendendo che era “di buona manifattura e un apprezzato brand”, era “davvero impensabile” che “qualcuno lo abbia rubato in un ambiente frequentato da senatori, deputati, commessi, giornalisti”. 

Tra i commenti c’era chi prendeva molto sul serio la sparizione e chi meno: “Indignatevi per cose ben più gravi”, ha scritto un utente. Tanto che è dovuta nuovamente intervenire: “Mi hanno soffiato il cappotto venerdì scorso quando avevo un importante appuntamento con mio marito dopo la votazione per prenderci un caffè, in una Roma gelida alle sette di sera ed io ancora convalescente per effetto del long Covid (una leggera bronchite, per carità)”. E ancora: “Cosa ne sa la gente del valore che tu metti dentro un cappotto, le emozioni che ricopre, i sacrifici che comporta. Non è solo una questione di principio, c’è dell’altro. C’è il fatto che sono rimasta delusa, anche questa volta”. 

Oggi la svolta: “Ore 8:38 chiamata da Montecitorio: ‘Senatrice abbiamo trovato il suo cappotto’”.

A quanto pare non era stato rubato ma era semplicemente caduto dietro il divano del Transatlantico, lo stesso su cui la parlamentare l’aveva lasciato prima di entrare in aula a votare.

(Unioneonline/D)

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