Dopo le dichiarazioni di voto dei senatori, la presidente di Palazzo Madama Maria Elisabetta Alberti Casellati ha aperto la votazione sull'autorizzazione a procedere contro il ministro dell'Interno Matteo Salvini, accusato dal Tribunale dei Ministri di sequestro di persona aggravato per la vicenda della nave Diciotti.

Ma appena dato il via libera ai tasti della pulsantiera sistemata sui banchi, per il vicepremier è stato un plebiscito.

La possibilità di voto è consentita fino alle 19.

Solo in quel momento l'aula del Senato esprimerà ufficialmente la sua posizione.

Dopo pochi secondi i no erano già quasi 250, compreso quello del neo presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, che è stato proclamato dall'Ufficio centrale della Corte d'Appello di Cagliari proprio nei minuti in cui al Senato si votava contro l'autorizzazione a procedere nei confronti del vicepremier Salvini.

Soddisfazione doppia per il leader sardista che ora può iniziare il suo lavoro e presentare la nuova Giunta regionale.

Il centrodestra compatto sta votando contro l'autorizzazione a procedere, come parte del Gruppo Misto e tutto il Movimento 5 Stelle nonostante i ribelli che avevano già preannunciato il voto a favore del processo al ministro.

Su tutti Paola Nugnes che non è dato sapere se lascerà il Movimento o attenderà eventuali provvedimenti del capo politico Di Maio.

Anche Gregorio De Falco è intervenuto nel corso del dibattito affermando che "non posso non fare un appello ai colleghi del Movimento. In questo caso si tratta di un odioso privilegio svincolato da qualsiasi criterio obiettivo. Spero che loro votino da donne e uomini liberi".

Appello, evidentemente, non raccolto dai pentastellati, considerato che la base del movimento si era espressa on line con il 59% contrari all'autorizzazione a procedere.

Per il gruppo Lega Psd'az al Senato una giornata da incorniciare.

L.P.
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