Trentanove pagine e 29 punti: il "Contratto per il governo del cambiamento" tra Movimento 5 Stelle e Lega prende forma definivamente, dopo svariate bozze, anche se ora la parola passa ai militanti.

In queste ore i grillini lo stanno votando sulla piattaforma Rousseau, "urne" aperte fino alle 20, mentre nel weekend sarà sottoposto all'attenzione degli elettori nei gazebo allestiti dal Carroccio.

Nell'accordo di programma trovano spazio temi caldi come le banche, il lavoro, il conflitto di interessi, i vaccini, il reddito di cittadinanza (780 euro mensili per persona singola per un massimo di due anni), le pensioni di cittadinanza (integrazioni per chi percepisce una somma inferiore ai 780 euro ogni mese), la riduzione della pressione fiscale con l'introduzione di una flat tax al 15 e al 20%, e il taglio dei costi della politica.

Ecco i principali contenuti del contratto, in particolare quelli più soggetti a modifiche di bozza in bozza.

1) LA TAV - Per quanto concerne i trasporti, nella versione definitiva i toni sulla Tav vengono nettamente ammorbiditi: dalla cancellazione del progetto, i contraenti sono passati a una ridefinizione degli accordi bilaterali con la Francia.

Se nelle ultime bozze si parlava di "porre fine ai lavori dell'Alta Velocità Torino-Lione", nella bozza finale si scrive: "Ci impegniamo a ridiscutere integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia".

2) ORGANO DI CONCILIAZIONE - Sul Comitato di Conciliazione, perde pezzi l'organismo extra costituzionale pensato per risolvere i contrasti nel governo. Già "sgonfiato" tra le varie bozze, ora non ha più componenti.

Resta nel documento la frase con la quale M5s e Lega "si impegnano a non mettere in minoranza l’altra parte in questioni che per essa sono di fondamentale importanza".

3) EURO - Passo indietro sull'euro: già ridimensionata l'ipotesi dell'uscita dalla moneta unica, ora il punto viene meno completamente.

4) SALUTE - Sui vaccini non viene citato il superamento della legge Lorenzin sull'obbligatorietà, mentre nel capitolo dedicato alla Sanità entra l'implementazione della telemedicina e viene istituito il ministero della Disabilità.

5) BANCHE E MPS - Nel dossier riservato agli istituti di credito, oltre alla distinzione tra banche d'investimento e banche d'affari, c'è spazio anche per la "ridefinizione della mission" di Monte dei Paschi di Siena.

Lega e M5S concordano poi sullo stop alle politiche di austerità e si impegnano a proporre una discussione in Europa sui trattati, oltre a voler "scorporare la spesa per investimenti pubblici dal deficit corrente di bilancio".

6) GIUSTIZIA - Sulla giustizia, si legge nella bozza definitiva, "è necessaria una efficace riforma della prescrizione dei reati", mentre "è indispensabile dare attuazione a un piano per l'edilizia penitenziaria" per far fronte al sovraffollamento delle carceri.

Sulla legittima difesa, la spunta Matteo Salvini. La Lega è riuscita a inserirla al primo posto nel capitolo Giustizia, con questi termini: "In considerazione del principio della inviolabilità della proprietà privata, si prevede la riforma e l’estensione della legittima difesa domiciliare, eliminando gli elementi di incertezza interpretativa (con riferimento in particolare alla valutazione della proporzionalità tra difesa e offesa), che pregiudicano la piena tutela della persona che ha subito un’intrusione nella propria abitazione e nel proprio luogo di lavoro".

7) LA BUONA SCUOLA - Il governo giallo-verde metterà mano anche alla scuola, superando la riforma voluta la scorsa legislatura dall'ex premier, Matteo Renzi.

In particolare, della "Buona scuola" spariscono la chiamata diretta dei docenti e il progetto di alternanza con il lavoro. In compenso arrivano le telecamere nei luoghi sensibili.

La Lega vince sulla questione "asili gratis, ma solo per italiani": prima il sostegno era previsto anche per le famiglie straniere residenti in Italia da almeno cinque anni.

(Unioneonline/D)

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