Q ualche giorno prima che scoppiasse la crisi più indecifrabile della storia italiana, il 72% degli italiani riteneva che fosse giunto il momento per tornare a votare. Dunque, la nostra popolazione manifesta un'inossidabile passione e un'ingiustificata fiducia verso quello che sta diventando più un rito taumaturgico, che una pratica democratica: il voto. Ciò nonostante, il continuo ricorso alle urne in Italia, come altrove, rischia di non produrre alcuna reale stabilità politica soprattutto alla luce dell'elevato tasso di rissosità presente fra le diverse forze politiche.

In seguito all'esito delle recenti consultazioni europee è scaturita però la tentazione da parte di alcuni protagonisti di valutare le conseguenze della redistribuzione del consenso quando è passato poco più di un anno dalle elezioni del 4 marzo 2018. (...)

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