Norman Borlaug, considerato il padre della Rivoluzione Verde, vincitore del premio Nobel per la Pace nel 1970 per il suo impegno a sviluppare sistemi agricoli nei Paesi sottosviluppati, è morto a Dallas, in Texas. Aveva 95 anni. Stimatissimo negli Stati Uniti, Borlaug era uno dei cinque Gold Medal, i due più alti riconoscimenti civili d'America. Tra i tanti studi condotti, Borlaug, nato a Cresco, in Iowa, nel 1914, è famoso soprattutto per aver anticipato le applicazioni che la genetica può avere sulle grandi piantagioni. Fu il primo a sviluppare piante di frumento particolarmente resistenti alla siccità. I suoi studi trovarono applicazione pratica in Messico, in Pakistan e in India. Queste applicazioni pratiche, che tanto beneficio hanno portato alle popolazioni di quelle zone, sono state ricordate come la 'Rivoluzione Verdè di Borlaug, al quale è stato pubblicamente riconosciuto il merito di aver salvato milioni di persone dalla fame. Dopo aver ricevuto il Nobel, nel 1970, Borlaug studiò come incrementare i sistemi agricoli in Asia e in Africa, rivendicando l'opportunità di fare ricorso alle biotecnologie. In alcuni casi è stato criticato, perché i suoi detrattori lo hanno accusato di imporre a intere zone del mondo una sorta di monocultura agricola. Lui ha sempre respinto le accuse. Nel 1986 istituì il World Food Prize, un premio di livello mondiale per riconoscere il lavoro e l'impegno di chi si è adoperato per sviluppare la qualità, la quantità e la disponibilità di cibo nel mondo.
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