Barcellona ancora sotto assedio nel giorno del primo anniversario dal referendum non autorizzato per l'indipendenza della Catalogna.

Centinaia di manifestanti secessionisti hanno bloccato le strade principali e una linea ferroviaria dell'alta velocità a Girona, a nord di Barcellona, così come l'autostrada AP-7 che porta al confine francese.

A un anno dal primo ottobre 2017, la Spagna è ancora in una pesante crisi politica: Mariano Rajoy, sfiduciato dal governo, ha lasciato la carica di primo ministro al socialista Pedro Sanchez. Tre candidati separatisti sono in carcere e altri cinque in autoesilio, tra cui Puigdemont in Belgio.

#AccaddeOggi: il primo ottobre in Catalogna si vota il referendum per l'indipendenza
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Le operazioni di voto
Le operazioni di voto
Le operazioni di voto
Hanno votato alla consultazione oltre due milioni di catalani
Hanno votato alla consultazione oltre due milioni di catalani
Hanno votato alla consultazione oltre due milioni di catalani
Migliaia di persone in piazza a Barcellona
Migliaia di persone in piazza a Barcellona
Migliaia di persone in piazza a Barcellona
Tafferugli tra polizia e manifestanti
Tafferugli tra polizia e manifestanti
Tafferugli tra polizia e manifestanti
Carles Puigdemont, all'epoca governatore della Catalogna
Carles Puigdemont, all'epoca governatore della Catalogna
Carles Puigdemont, all'epoca governatore della Catalogna
La solidarietà dei rappresentanti di Indipendentzia Repubrica de Sardigna
La solidarietà dei rappresentanti di Indipendentzia Repubrica de Sardigna
La solidarietà dei rappresentanti di Indipendentzia Repubrica de Sardigna
Il 90% degli elettori si espresso a favore dell'indipendenza catalana
Il 90% degli elettori si espresso a favore dell'indipendenza catalana
Il 90% degli elettori si espresso a favore dell'indipendenza catalana
La chiusura delle urne (Ansa)
La chiusura delle urne (Ansa)
La chiusura delle urne (Ansa)

Nel giorno del referendum, l'affluenza fu del 43%, di cui il 90% si espresse a favore del divorzio da Madrid. Ma Rajoy non riconobbe il voto e il re Filippo VI condannò il tentativo, sostenendo le autorità nazionali per "garantire l'ordine costituzionale".

Eppure le istanze secessioniste, da allora, non si sono spente: solo una ventina di giorni fa, l'11 settembre, circa un milione di persone ha marciato a Barcellona a sostegno dell'indipendenza, nel "giorno nazionale" catalano, dimostrando che la fazione separatista è ancora capace di scossoni.

(Unioneonline/D)

LA "DIADA":

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