Le autorità filorusse hanno annunciato la vittoria nei referendum di annessione alla Russia nelle regioni di Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia. Lo riporta la Tass, precisando che in base ai risultati preliminari dello spoglio, nel Lugansk il sì ha vinto con il 98,52%, nel Donetsk con il 94,75%. Nell'area di Kherson, dove i conteggi sono stati ultimati, l'87,05% dei votanti ha detto sì all'annessione. Spoglio ultimato anche a Zaporizhzhia, dove si è espresso per il sì il 93,11% degli elettori.

Dopo il voto, rivelano i media citando fonti russe, i territori occupati di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson entreranno a far parte del nuovo distretto federale della Crimea. Il cui rappresentante presidenziale sarà probabilmente Dmitry Rogozin, l'ex direttore generale dell'Agenzia spaziale russa Roskosmos.

L’annessione “è un crimine”, afferma il presidente ucraino Zelensky: “La gente è stata obbligata a votare mentre veniva minacciata con le armi e i risultati sono stati preparati con grande anticipo”.

Nel frattempo, il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, ed ex presidente della Federazione, Dmitry Medvedev, afferma che la Russia ha "il diritto di utilizzare armi nucleari, se necessario, in base alla dottrina nucleare". E, aggiunge, "farà tutto il possibile per impedire ai vicini ostili, come l'Ucraina, di acquistare armi nucleari".

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Filorussi: "Sì all'annessione in tutte le Regioni”

Le autorità filorusse delle regioni di Lugansk, Donetsk e Kherson hanno annunciato la vittoria nei referendum di annessione alla Russia. Lo riporta la Tass precisando che in base ai risultati preliminari dello spoglio, nel Lugansk il 'sì' ha vinto con il 98,52%, nel Donetsk con il 94,75%. Nell'area di Kherson, dove i conteggi sono stati ultimati, l'87,05% dei votanti ha detto 'sì' all'annessione.

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Zelensky: “L’annessione è un crimine”

Durante i referendum nei territori occupati "la gente è stata obbligata a votare mentre veniva minacciata con le armi e i risultati sono stati preparati con grande anticipo. Ogni annessione è un crimine". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando in video alla riunione del Consiglio di Sicurezza sull'Ucraina (a cui la Russia si è opposta). "L'annessione mette Putin da solo di fronte a tutta l'umanità. Credo nella vostra abilità di agire", ha aggiunto.

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Onu: “Referendum illegali”

I referendum russi "si sono svolti durante un conflitto armato attivo, in aree sotto il controllo di Mosca, al di fuori del quadro giuridico e costituzionale dell'Ucraina. Non possono essere definiti un'espressione genuina della volontà popolare". Lo ha detto il capo degli Affari Politici dell'Onu, Rosemary DiCarlo, alla riunione del Consiglio di Sicurezza. "Azioni unilaterali volte a conferire una patina di legittimità al tentativo di acquisizione con la forza da parte di uno Stato del territorio di un altro Stato non possono essere considerate legali ai sensi del diritto internazionale", ha aggiunto.

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Chiuso lo spoglio a Zaporizhzhia, filorussi: “Abbiamo vinto”

Le autorità filo-russe nella regione di Zaporizhzhia, nell'Ucraina meridionale, hanno annunciato la vittoria del 'sì' nel referendum sull'annessione alla Russia, un voto denunciato come illegittimo da Kiev e dai Paesi occidentali. La sedicente commissione elettorale della regione ha affermato che il 93,11% degli elettori ha votato per l'annessione alla Russia, dopo lo spoglio del 100% delle schede, precisando tuttavia che si tratta per il momento di risultati preliminari.

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Frontex: “66mila russi entrati in Ue in una settimana”

Ben 66.000 russi sono entrati nell'Ue nell'ultima settimana (19-25 settembre), con un aumento del 30% rispetto alla settimana precedente. Lo riporta l'ultimo bollettino di Frontex. La maggior parte è entrata attraverso i valichi di frontiera finlandesi ed estoni. "Gli ingressi sono aumentati significativamente in Finlandia a seguito dell'annunciata mobilitazione in Russia", nota il bollettino. "Il 19 settembre, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia hanno iniziato ad applicare restrizioni all'ingresso dei cittadini russi che viaggiano esclusivamente per turismo o per svago, restrizioni simili sono in corso in Finlandia", si legge.

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Nato: “Referendum fasulli, noi con Kiev”

"Ho appena parlato con il presidente Zelensky e ho chiarito che gli alleati della Nato sono incrollabili nel nostro sostegno alla sovranità e al diritto di autodifesa dell'Ucraina: i referendum fasulli indetti dalla Russia non hanno alcuna legittimità e sono una palese violazione del diritto internazionale, queste terre sono dell'Ucraina". Lo ha scritto su Twitter il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Kiev: “Per noi non cambia nulla”

L'esito del voto per l'annessione a Mosca nei referendum organizzati dai filorussi in quattro regioni ucraine (Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia) "non cambierà nulla" nella condotta militare dell'esercito di Kiev. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in una conferenza stampa con la sua omologa francese Catherine Colonna, in visita a Kiev. "Non cambierà nulla nella nostra politica, nella nostra diplomazia e nella nostra condotta sul campo di battaglia", ha assicurato Kuleba.

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Il 4 ottobre al Senato russo il voto sull’annessione delle Regioni occupate

Il Consiglio della Federazione russa, la Camera alta del Parlamento di Mosca, potrebbe votare il 4 ottobre l'annessione delle regione ucraine di Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia, se l'esito dei referendum tenuti dalle autorità filorusse e non riconosciuti dalla comunità internazionale sarà favorevole. Lo riporta la Tass.

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Dopo il voto nasce il distretto della Crimea

Dopo il referendum di annessione, i territori occupati di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson entreranno a far parte del nuovo distretto federale della Crimea: lo hanno riferito una fonte vicina al governo della Crimea e un interlocutore del Consiglio della Federazione al quotidiano economico russo Vedomosti. Molto probabilmente il nuovo rappresentante presidenziale sarà Dmitry Rogozin, l'ex direttore generale dell'Agenzia spaziale russa Roskosmos.

Le fonti hanno spiegato al quotidiano la necessità di creare un nuovo distretto federale per via della "situazione difficile" attorno ai referendum e che serve "un politico di peso" per gestirla.

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Primi dati referendum: “95% per l’annessione a Mosca”

Secondo i primi dati resi noti dalle commissioni elettorali create dalle amministrazioni filorusse, oltre il 97% dei votanti si sono espressi a favore dell'annessione a Mosca nei referendum tenuti in quattro regioni ucraine, non riconosciuti dalla comunità internazionale. Lo riporta la Tass.

Nelle oblasti di Lugansk e Donetsk, nel Donbass, i "sì" hanno raggiunto rispettivamente il 97,77% e il 97,74%, con il 12% dei voti scrutinati. Nelle zone in cui si è votato nella regione di Zaporizhzhia i favorevoli all'unione con la Russia risultano il 96,94% con lo spoglio giunto al 22%, mentre in quella di Kherson sono stati il 97,47% con il 12% delle schede scrutinate.

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Medvedev: “Russia ha il diritto di usare armi nucleari”

La Russia ha il diritto di usare armi nucleari se necessario. In casi predeterminati". Così il vicepresidente del consiglio di sicurezza russo, ed ex presidente della Federazione, Dmitry Medvedev, citato dalla Tass. Medvedev ha precisato che la Russia farà comunque di tutto per impedire la comparsa di armi nucleari nei suoi vicini ostili. "Ad esempio, nell'Ucraina nazista, che oggi è direttamente controllata dai paesi della Nato", ha scritto nel suo canale Telegram .

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Ue: possibile sanzionare gli europei che sostengono il referendum

La Commissione Europea considera "certamente un'opzione" imporre sanzioni individuali ai cittadini europei che si trovano nelle regioni ucraine dove sono in corso i referendum "come osservatori". Lo sostiene un portavoce dell'esecutivo Ue, sottolineando come "non ci siano solo europei". "Ogni sostegno a questi referendum sarà considerato come illegale e ovviamente tutto dipenderà dal livello di partecipazione accordato. Certo, la responsabilità di capire se vanno adottate misure, caso per caso, è degli Stati membri". 

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Finlandia, oltre 7mila russi entrati ieri dalla frontiera

Ieri la Guardia di Frontiera della Finlandia ha registrato l'ingresso di "7.743 russi attraverso il confine terrestre", 3.662 russi sono poi usciti dal Paese. Lo fa sapere su Twitter la Rajavartiolaitos, la Guardia di Frontiera finlandese. "Il traffico è ancora intenso ma si è ridotto rispetto al picco del fine settimana: la maggior parte di chi entra si dirige verso altri Paesi", si legge nell'aggiornamento.

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Mosca: superata l’affluenza al 50%, referendum validi

I referendum sono riconosciuti validi da Mosca nelle 4 aree occupate "poiché l'affluenza alle urne ha superato il 50%". È quanto affermano le autorità russe, secondo quanto riporta la Tass.

"Nel Donetsk - afferma la Tass - l'86,89% degli elettori ha votato lunedì sera. L'affluenza alle urne è attualmente dell'83,61% nel Lugansk, del 63,58% nella Regione di Kherson e del 66,43% nella Regione di Zaporizhzhia". Oggi ultimo giorno di votazione per l'annessione alla Russia: i seggi hanno aperto alle 8 e chiuderanno alle 16 "subito dopo inizierà lo spoglio dei voti e saranno annunciati i risultati degli exit poll".

(Unioneonline)

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