Oggi riunione urgente del G7 sull’Ucraina, dopo la drammatica escalation del conflitto con i raid russi che hanno risposto all’attacco ucraino sul ponte della Crimea.

Ieri i missili russi (83 quelli sganciati cui vanno aggiunti 17 droni kamikaze iraniani) hanno colpito tutte le principali città del Paese. Kiev, Leopoli, Ivano-Frakivsk, Dnipro, Odessa. Una ventina i morti, un centinaio i feriti.

E nel mirino di Putin c’è proprio il presidente ucraino Zelensky, sfiorato dai bombardamenti, con i missili che sono caduti a pochi passi dai palazzi presidenziali. E mentre Mosca diffondeva notizie secondo cui il presidente ucraino era in fuga, Zelensky si è mostrato nel centro della Capitale in un video su Telegram, pronto a rispondere colpo su colpo agli attacchi russi: “Non ci facciamo intimidire”, ha detto.

I missili hanno distrutto infrastrutture strategiche, causando incendi, esplosioni e blackout di massa e facendo tornare il terrore nella capitale e nella zona occidentale del Paese.

È la vendetta di Putin dopo l’attacco ucraino alla Crimea, “ed è solo l’inizio”, ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, secondo cui l’obiettivo deve essere “lo smantellamento totale del regime politico in Ucraina”.

Stanno cercando di distruggerci e spazzarci via dalla faccia della terra”, ha denunciato Zelensky, mentre Putin rivendicava “massicci attacchi alle infrastrutture energetiche dell'Ucraina”, definendola al pari di “un'organizzazione terroristica”, e la Difesa di Mosca annunciava che “gli obiettivi dei raid di precisione sono stati raggiunti”.

Unanime la condanna dell’Occidente, con Biden che definisce “brutali” gli attacchi e annuncia l’invio di nuovi pacchetti di armi a Kiev. Il presidente Usa si è impegnato a fornire a Kiev anche “sistemi avanzati di difesa aerea”.

(QUI tutte le notizie sulla guerra)

(QUI tutti i video del conflitto)

Di seguito le notizie di ora in ora

Musk smentisce Bremmer: “Non parlo con Putin da 18 mesi”

Elon Musk ha negato di aver parlato con Vladimir Putin prima di postare sul suo account Twitter la proposta di un piano di pace per l'Ucraina, come rivelato dal politologo Ian Bremmer. Rispondendo ad un utente sull'account di Vice.com, che ha pubblicato per primo la notizia, il patron di Tesla ha chiarito: "Ho parlato con Putin solo una volta, circa 18 mesi fa, e abbiamo discusso di aerospazio".

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Bremmer: “Musk parlò con Putin prima del tweet su piano pace”

Elon Musk ha parlato direttamente con il presidente russo Vladimir Putin prima di twittare, la settimana scorsa, la sua proposta per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo ha rivelato il politologo Usa, Ian Bremmer, in una newsletter agli abbonati di Eurasia Group, di cui è presidente. Secondo Bremmer, il patron di Tesla gli avrebbe confidato che Putin era "pronto a negoziare", ma solo se la Crimea fosse rimasta russa, se l'Ucraina avesse accettato una forma di neutralità permanente e riconosciuto l'annessione da parte di Mosca di Luhansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhzhia.

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Kiev: “Esumati 78 corpi nel Donetsk, anche di bambini"

Le autorità ucraine hanno esumato 78 corpi nella regione orientale ucraina di Donetsk, compresi quelli di alcuni minori, tra cui una bimba di un anno seppellita con i familiari. Lo ha reso noto la Procura generale di Kiev, citata da Ukrinform, secondo cui alcuni dei corpi presentavano segni di morte violenta. A Sviatohirsk sono stati esumati 34 corpi, mentre altri due sono stati trovati carbonizzati in un'auto, e altri 44 a Lyman. 

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Russia inserisce Meta tra le organizzazioni terroristiche

La Russia ha inserito Meta - la società a cui fanno capo Facebook, Whatsapp e Instagram - nella sua lista di organizzazioni "terroristiche ed estremiste".

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Mosca: “Con i sistemi di difesa Usa la guerra si allunga”

Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha dichiarato che la consegna di sistemi avanzati di difesa aerea all'Ucraina da parte degli Usa "renderà il conflitto più lungo e doloroso per la parte ucraina" ma "questo non cambierà la definizione degli obiettivi" da parte del Cremlino "e il risultato finale". Lo riporta l'agenzia Interfax. Ieri, dopo i bombardamenti delle forze armate russe sulle città ucraine che hanno mietuto numerose vittime tra i civili, il presidente americano Joe Biden si è impegnato "a continuare a fornire all'Ucraina il supporto necessario per difendersi, compresi sistemi avanzati di difesa aerea".

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Draghi sente Zelensky: “Brutali gli attacchi russi”

In vista del Vertice G7 di oggi il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto una nuova conversazione telefonica con il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky. "Il colloquio si è incentrato sugli ultimi, gravi sviluppi della situazione sul terreno con particolare riguardo agli attacchi missilistici condotti dalle Forze russe contro Kiev ed altre città ucraine - riferisce Palazzo Chigi -. Il presidente Draghi ha condannato l'inaccettabilità di questi attacchi brutali, che aggravano ulteriormente le responsabilità russe, e ha confermato la vicinanza dell'Italia alle autorità e alla popolazione ucraine".

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Minsk: “Forza congiunta con i russi è solo difensiva”

Una forza congiunta con le truppe russe è "puramente difensiva". Lo affermano fonti ufficiali a Minsk.

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Lavrov: "Nucleare solo se la Russia rischia l’annientamento”

In accordo con la sua dottrina nucleare, Mosca pianifica misure di ritorsione esclusivamente per prevenire l'annientamento della Russia. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, come riporta la Tass.

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Onu: “I raid russi crimini di guerra”

I bombardamenti russi di ieri sull'Ucraina "potrebbero aver violato" il diritto internazionale in materia di guerra. Lo afferma l'Onu.

"Gli attacchi intenzionali diretti contro civili e obiettivi civili equivalgono a crimini di guerra", ha spiegato Ravina Shamdasani, portavoce dell'Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani. "Il luogo e la tempistica" degli attacchi delle forze armate russe che ieri hanno colpito città in tutta l'Ucraina quando le persone si recavano al lavoro e i bambini a scuola, "sono particolarmente scioccanti", ha affermato.

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Sirene d'allarme a Kiev e in tutto il Paese

Le sirene antiaeree sono tornate a risuonare questa mattina a Kiev e in tutta l'Ucraina: lo riportano la Bbc e la Tass, che cita il portale ucraino di notizie Strana. Secondo il portale, il Servizio di emergenza del Paese ha diramato messaggi in cui si legge che esplosioni sono altamente probabili durante il giorno, sottolineando che i cittadini sono invitati a rimanere nei rifugi e non ignorare gli allarme aerei.

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Nuovo raid su Zaporizhzhia

Le forze russe hanno attaccato di nuovo, nella notte, la città di Zaporizhzhia, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto il governatore della regione, Oleksandr Starukh. Secondo quanto riporta il Kyiv Independent, Mosca ha preso di mira un sito infrastrutturale. Almeno 15 le esplosioni.

(Unioneonline)

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