Le forze armate russe hanno lanciato nella notte tra venerdì e sabato un nuovo massiccio attacco alle infrastrutture energetiche dell'ovest e del sud dell'Ucraina. A riferirlo il ministero ucraino dell'Energia.

«Gli impianti di Ukrenergo nelle regioni di Zaporizhia e Lviv sono stati danneggiati», ha fatto sapere il ministero, precisando che due dipendenti sono rimasti feriti.

In seguito ai raid oltre 20mila utenti sono rimasti senza corrente in diverse regioni. Nella regione di Volyn sono stati registrati problemi anche con la distribuzione del gas. Particolarmente colpite le regioni di Dnipropetrovsk, Donetsk, Zaporizhzhia e Ivano-Frankivsk.

Si tratta dell’'ottavo attacco alle centrali elettriche ucraine negli ultimi tre mesi, che hanno costretto all'imposizione di frequenti interruzioni di corrente.

La Russia ha distrutto metà della capacità energetica dell'Ucraina, secondo il presidente Volodymyr Zelensky, che ha chiesto giovedì scorso l'installazione di pannelli solari e unità di accumulo dell'energia «in ogni scuola e in ogni ospedale, il più presto possibile» per far fronte alle carenze energetiche.

(Unioneonline)

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