Era stato licenziato da una precedente produzione Dave Halls, l’assistente regista del film “Rust” che ha consegnato la pistola carica ad Alec Baldwin urlando “cold gun”, pistola scarica. Arma con cui l’attore ignaro ha esploso due colpi uccidendo la direttrice della fotografia Halyna Hutchins e ferendo il regista Joel Souza.

Lo riferisce la Cnn citando la società di produzione del film. Secondo la Rocket Soul Studios, Halls ricopriva lo stesso ruolo nella pellicola "Freedom's Path” nel 2019, quando una pistola "ha sparato inaspettatamente" sul set, facendo balzare indietro un tecnico del suono - costretto a ricorrere alle cure mediche - e fermando la produzione per alcuni giorni.

Non solo: sempre secondo quanto riportato dalla Cnn, mentre lavorava alla serie di antologia "Into the Dark" di Hulu a febbraio e maggio del 2019, Halls era stato già segnalato perché non teneva riunioni sulla sicurezza e aveva omesso di annunciare la presenza di armi da fuoco sul set, come da protocollo.

LA RICOSTRUZIONE – Nel frattempo la società produttrice di “Rust" ha annunciato la sospensione del film "almeno sino alla fine delle indagini". 

Il regista Souza si sta riprendendo e ha potuto rilasciare una deposizione giurata alle forze dell'ordine: Baldwin, ha detto, un attimo prima della tragedia stava provando una scena in cui doveva puntare la pistola contro le "lenti della telecamera" quando l'arma ha improvvisamente sparato.

Anche lui, ha detto, era convinto che la pistola fosse scarica visto l'urlo "cold gun” di Halls. Il regista ha quindi aggiunto come sul set di “Rust” le pistole fossero di solito controllate dall'assistente alla regia ma anche dall'armiere, Hannah Gutierrez-Reed, un altro personaggio controverso al primo incarico in una produzione cinematografica: “Quasi non ho accettato il lavoro perché non ero sicura di essere pronta, ma facendolo è andato tutto bene”, aveva dichiarato in un’intervista.

(Unioneonline/D)

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