Ha superato le 20mila vittime il terremoto che si è registrato lunedì fra Turchia e Siria, l’agenzia per le emergenze e i disastri di Ankara parla di oltre 63mila feriti, ma ci sono ancora tanti dispersi e si scava fra le macerie nella speranza di recuperare qualche sopravvissuto. In Turchia stanno operando anche i vigili del fuoco italiani che ieri sono riusciti a salvare due ragazzi in due distinte operazioni ad Antiochia.

E non si hanno notizie di Angelo Zen, consulente orafo di 60 anni, veneto. Le sue ultime tracce portano a Kahramanmaras, città turca di un milione di abitanti, epicentro del sisma, rasa al suolo dalla scossa. La mattina successiva all'ultimo contatto, avrebbe dovuto incontrare, spiega il ministro degli Esteri Antonio Tajani, un socio turco per discutere di lavoro. Una riunione cancellata dal corso degli eventi. L’hotel in cui alloggiava è crollato. Il suo cellulare suona libero ma nessuno risponde. La famiglia spera comunque che l’uomo sia vivo ma non abbia la possibilità di far avere sue notizie.

Dopo il terremoto di magnitudo 7.8 sono state almeno 125 le altre scosse di magnitudo 4.0 o superiore registrate successivamente: lo riporta l'Istituto geofisico statunitense Usgs.

(Unioneonline/s.s.)

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