Nell’estate 2020, durante le proteste del movimento Black Lives Matter a Kenosha, in Wisconsin, aveva sparato e ucciso a colpi di fucile due persone, ferendone una terza.

Oggi Kyle Rittenhouse, 18 anni, è stato assolto dalla giuria. O, meglio, è stato ritenuto “non colpevole” di tutte le imputazioni. 

Il giovane, che all'epoca dei fatti aveva 17 anni, ha sostenuto di aver agito per legittima difesa contro i manifestanti.

Un verdetto attesa da giorni nella città Usa, con il tribunale blindato dalle forze dell’ordine per il timore di proteste da parte degli attivisti.

Come in molte altre città americane, anche Kenosha era stata attraversata dall’ondata di manifestazioni per denunciare la violenza della polizia nei confronti dei cittadini di colore, anche e soprattutto dopo la morte di George Floyd, nel maggio 2020, durante un fermo di polizia a Minneapolis, vicenda che ha visto la condanna dell’agente Dereck Chauvin a 22 anni di carcere. 

E proprio a Kenosha venne gravemente ferito dalla polizia un altro afroamericano, Jacob Blake.

(Unioneonline/l.f.)

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