Un missile lanciato dallo Yemen è caduto in un'area aperta del centro di Israele: la notizia è stata confermata dall'esercito dello Stato ebraico specificando che «non si registrano vittime o feriti». «È stato identificato un missile terra-terra che ha attraversato il centro di Israele da est ed è caduto in un'area aperta. Non sono state segnalate vittime. Il razzo è stato lanciato dallo Yemen», si legge in un comunicato delle Forze di difesa israeliane (Idf) in cui viene specificato che sono entrati in azione gli intercettori.

Sulla vicenda un messaggio in ebraico che pungola Israele è stato postato su X questa mattina da Hezam al-Asad, membro dell'ufficio politico del gruppo yemenita pro Iran Houthi: «Sia nei vostri rifugi sotterranei che fuori, vi converrebbe ascoltare con molta attenzione questo pomeriggio ciò che viene detto da Abdul-Malik al-Houthi (il leader del gruppo)».

Per la prima volta da mesi, l'allarme scattato questa mattina per il lancio del missile ha costretto centinaia di migliaia di persone a uscire per strada e correre nei rifugi in tutte le città del Centro di Israele. Secondo le prime analisi, si tratterebbe di un tentativo di vendetta per l'attacco israeliano al porto di Hodeidah, in Yemen, delle scorse settimane.

Il missile è stato intercettato in aria, alcuni frammenti hanno colpito la stazione ferroviaria di Modin, a 25 chilometri da Tel Aviv.

Nel frattempo, mentre il primo ministro Benjamin Netanyahu in una discussione strategica con i responsabili della sicurezza avrebbe detto che l'obiettivo di Gerusalemme è di avviare un fronte di guerra con il Libano il prima possibile, alti funzionari di Hamas hanno dichiarato ai rappresentanti di altre organizzazioni palestinesi di aver espresso la volontà di posticipare il ritiro israeliano dall'asse Filadelfia e dal corridoio Netzarim fino alla fine della fase finale dell'accordo per la tregua e la liberazione degli ostaggi. La proposta, riferita da Haaretz, consentirebbe a Israele di rimanere sulla rotta Filadelfia (al confine tra Gaza e l'Egitto) e nel corridoio Netzarim (che taglia in due gaza) durante l'attuazione delle diverse fasi dell'accordo, a condizione che venga stabilito un calendario per il completo ritiro di Israele da Gaza e la fine della guerra.

(Unioneonline)

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