Il voto è previsto ad aprile, ma la campagna per le elezioni presidenziali in Francia inizia già a infiammarsi.

Ad accendere le ostilità è stata una bandiera. Quella azzurra e stellata dell’Unione Europea, comparsa sotto l’Arco di Trionfo di Parigi, per celebrare l’inizio della presidenza francese dell’Ue 

Il posizionamento del vessillo presso uno dei simboli della grandeur transalpina ha infatti innescato aspre polemiche, con gli sfidanti del presidente uscente Emmanuel Macron che hanno tutti e tre gridato in coro allo scandalo.

Per Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, si è trattata di una “provocazione”, mentre per Eric Zemmour, che guida i gruppi di estrema destra, addirittura di “un oltraggio”. 

Valerie Pecresse, candidata dei repubblicani (e principale competitor di Macron), ha invece parlato di “attacco all’idendità della Francia”.

Dal canto proprio, l’Eliseo, per voce del segretario di Stato agli affari europei Clément Beaune, ha replicato: “Non abbiamo mai tolto la bandiera francese, la bandiera europea è stata issata dove non c'era nulla”. E aggiunto: “non prendiamo lezioni di patriottismo dalla signora le Pen, dal signor Zemmour o dalla signora Pecresse, che è diventata una fotocopiatrice dell'estrema destra".

Sia come sia, il contestato vessillo è stato ora rimosso, nottetempo. “Nei tempi previsti”, ha specificato il governo. Ma per molti la rimozione è stata in qualche modo forzata dal polverone politico e mediatico, che preannuncia una campagna elettorale giocata molto anche sui tempi dell’europeismo, contrapposto al sempre vibrante nazionalismo del popolo transalpino. 

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata