Cambiare "i nostri modelli socio-economici, affinché abbiano un volto umano, perché tanti modelli lo hanno perso".

Lo ha detto Papa Francesco in un videomessaggio inviato in occasione dell'incontro dei Movimenti Popolari.

"A tutti voglio chiedere in nome di Dio. Ai grandi laboratori, che liberalizzino i brevetti. Compiano un gesto di umanità e permettano che ogni Paese, ogni popolo, ogni essere umano, abbia accesso al vaccino; ai gruppi finanziari e agli organismi internazionali di credito di permettere ai Paesi poveri di garantire i bisogni primari della loro gente e di condonare quei debiti" fatti contro gli interessi dei popoli. 

Il Pontefice ha chiamato in causa tutti coloro che possono cambiare il sistema economico: "Voglio chiedere, in nome di Dio, alle grandi compagnie estrattive, minerarie, petrolifere, forestali, immobiliari, agroalimentari, di smettere di distruggere i boschi, le aree umide e le montagne, di smettere d'inquinare i fiumi e i mari, di smettere d'intossicare i popoli e gli alimenti. Voglio chiedere, in nome di Dio, alle grandi compagnie alimentari - ha proseguito - di smettere d'imporre strutture monopolistiche di produzione e distribuzione che gonfiano i prezzi e finiscono col tenersi il pane dell'affamato. Voglio chiedere, in nome di Dio, ai fabbricanti e ai trafficanti di armi di cessare totalmente la loro attività, che fomenta la violenza e la guerra".

Una richiesta ha coinvolto anche le big-tech: "Voglio chiedere, in nome di Dio, ai giganti della tecnologia di smettere di sfruttare la fragilità umana, le vulnerabilità delle persone, per ottenere guadagni, senza considerare come aumentano i discorsi di odio, il grooming, adescamento di minori in internet, le fake news, notizie false, le teorie cospirative, la manipolazione politica. Voglio chiedere, in nome di Dio, ai giganti delle telecomunicazioni di liberalizzare l'accesso ai contenuti educativi e l'interscambio con i maestri attraverso internet, affinché i bambini poveri possano ricevere un'educazione in contesti di quarantena".

Per cambiare il modello economico, secondo il Santo Padre, occorrerebbe anche introdurre "il salario universale e la riduzione della giornata lavorativa. Un reddito minino o salario universale, affinché ogni persona in questo mondo possa accedere ai beni più elementari della vita".

Il Papa chiede poi di "lavorare meno affinché più gente abbia accesso al mercato del lavoro". 

Per il Pontefice si tratta di "misure necessarie".

(Unioneonline/F)

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