Alla fine la selezione l’ha fatta la Francia, pur non utilizzando termine come “carico residuale”: per 123 dei 234 migranti a bordo della Ocean Viking è scattato il “rifiuto d’ingresso”.

Si sono invece già dileguati 26 minori - sbarcati sempre dalla nave di Sos Mediterranee - che erano ospitati in un centro d'accoglienza nel sud del Paese.

L’entourage di Macron torna ad accusare il governo italiano in relazione alla vicenda: «Un brutto gesto, ma l’importante è non fermarsi qui e continuare la cooperazione». E la destra attacca, con Marine Le Pen che parla di governo «umiliato dalla fuga di 26 minori».

Dopo lo sbarco a Tolone i 234 migranti sono stati condotti in un villaggio vacanze nel dipartimento di Var, nel sud della Francia, trasformato in “centro d'attesa” extraterritoriale da cui, almeno in teoria, non sarebbero potuti uscire. I 189 adulti sono stati tutti interrogati dall'Ufficio per la protezione dei rifugiati (Ofpra), che ha rifiutato l'accesso sul territorio francese a 123. Le persone ammesse sono invece 66, ma pare che solo in 12 siano rimasti all’interno del centro.

«Le persone sbarcate a Tolone – precisa l’Eliseo – saranno detratte dal numero che accogliamo quest’anno per la solidarietà con l’Italia». Comunque un segnale di de-escalation dopo l’annuncio del ministro Darmanin della sospensione totale dell’accoglienza. Altro aspetto della vicenda che va chiarito, il meccanismo volontario finora aveva portato al trasferimento di soli 38 richiedenti asilo verso la Francia. Una miseria.

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata