Si diffonde sempre più rapidamente in India la cosiddetta variante “Delta Plus” del coronavirus, rilevata per la prima volta lo scorso aprile: secondo il ministero della Sanità, riporta la Bbc, finora sono stati individuati 22 casi del nuovo ceppo in sei distretti di tre Stati (Maharashtra, Kerala e Madhya Pradesh). Sedici di questi casi di contagio sono stati rilevati nel Maharashtra, uno degli Stati indiani più colpiti dalla pandemia.

Secondo il ministero la variante - conosciuta anche come "AY.1” e già rilevata in nove Paesi tra cui Usa e Gb - si diffonde più facilmente della Delta e si lega più facilmente alle cellule polmonari. 

La variante Delta Plus contiene un'ulteriore mutazione, chiamata K417N, sulla Spike del Coronavirus, che è stata trovata nelle varianti Beta e Gamma scovate per la prima volta rispettivamente in Sudafrica e Brasile. Delta Plus potrebbe avere, dunque, un vantaggio “nell'infettare e diffondersi tra persone che sono state precedentemente infettate durante la pandemia o che hanno un'immunità vaccinale debole o incompleta", ha detto il dottor Jeremy Kamil, un virologo della Louisiana State University Centro di Scienze della Salute.

"La variante indiana preoccupa - spiega Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza per l’emergenza Covid - perché è infettiva e contagiosa il 50% più di quella britannica che già era contagiosa. In autunno penso che potrebbe essere dominante in tutta Europa. Gli olandesi prevedono che ad ottobre rappresenterà il 100% dei contagi nel loro Paese. Se non stiamo attenti presumo che sarà così anche da noi. Ma dobbiamo cercare di evitarlo".

(Unioneonline/v.l.)

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