La discoteca di Murcia in cui si è verificato il tragico incendio in cui nella notte tra sabato e domenica hanno perso la vita 13 persone doveva essere chiusa.

Nel 2022 aveva ricevuto l’ordine di chiudere per una serie di irregolarità.

Il vicesindaco della città Antonio Navarro ha detto che il Comune di Murcia emise una ordinanza di chiusura della discoteca nel gennaio del 2022 in seguito ad alcune irregolarità riscontrate. Ordinanza contro cui i proprietari del locale presentarono ricorso. Da quel giorno, sino al tragico incendio di ieri, di fatto, la discoteca è rimasta aperta senza alcuna autorizzazione.

Intanto, dopo un’altalena di cifre, il bilancio di 13 morti è diventato definitivo: il prefetto Francesco Jimenez ha reso noto che è stata trovata l’ultima persona scomparsa, si trova a casa dei parenti ed è in buone condizioni.

E monta la polemica sui media spagnoli sui mancati controlli da parte del Comine di Murcia. Nè l’attuale vicesindaco del Pp né il precedente assessore responsabile, Andres Guerrero del Psoe, hanno saputo spiegare perché dal momento in cui è stata emessa l’ordinanza di chiusura (quasi due anni fa) sino alla tragedia di ieri, nessuno ha fatto controlli e verifiche sull’effettivo rispetto dell’ordine.

«È impossibile sapere se un locale è aperto o meno, anche se c'è un ordine di chiusura», ha detto oggi il sindaco. Tuttavia, come tutti possono verificare online, l'account di Instagram de La Fonda ha pubblicizzato in questi ultimi mesi tutti i suoi tantissimi eventi pubblici. E Murcia è un centro di 400mila abitanti, in cui è non è molto difficile sapere se un locale è aperto o meno. 

(Unioneonline/L)

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