Marco Zennaro, l'imprenditore veneziano trattenuto da un anno in Sudan, potrebbe tornare in Italia tra due giorni.

"Lo aspettiamo a casa mercoledì 9 marzo”, ha detto il padre Cristiano al sito della “Nuova Venezia”. “Sta per finire un incubo durato troppo - le parole del governatore del Veneto Luca Zaia - La notizia che ci ha dato papà Cristiano che suo figlio Marco Zennaro tornerà libero in Italia mercoledì prossimo è di quelle che tutti aspettavamo".

Zennaro ha trascorso 74 giorni in prigione per una diatriba commerciale con il Paese africano. Rilasciato, è rimasto comunque bloccato a Khartoum per il divieto di lasciare il Paese.

Al Tribunale di Khartoum è ormai arrivata all'ultimo passo la ratifica dell'accordo economico per il rilascio. L'importo dell'accordo, una bozza di intesa a cui ha lavorato in questi mesi l'Ambasciata italiana in Sudan in collegamento con l'Unità di crisi della Farnesina, ammonta a 200mila euro, frutto di una raccolta fondi promossa da Unioncamere Veneto, a cui hanno partecipato imprenditori e associazioni di categoria, oltre, a livello personale, a Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia.

Dovrebbe quindi trattarsi di una soluzione extragiudiziaria. Marco Zennaro è stato assolto in tre procedimenti penali, ma ha pendente l'appello di una causa civile, nella quale i suoi referenti sudanesi lo hanno accusato di aver consegnato una partita di trasformatori difettati. Ora serve che l'accordo venga firmato, e a quel punto Zennaro potrà prendere l'aereo per l'Italia. "Zennaro ha vissuto una vicenda ai limiti dell'inverosimile - conclude Zaia - con un lungo periodo di detenzione durissima. Tutti ricordiamo i suoi appelli accorati e in tanti ci siamo dati da fare perché tornasse a casa. Ora il momento è arrivato".

(Unioneonline/D)

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