Malta è il primo Paese europeo ad approvare legalmente l’uso ricreativo della cannabis per i maggiorenni. La svolta storica è arrivata con un voto nel Parlamento a maggioranza laburista sulla riforma presentata dal governo guidato dal premier Robert Abela. L’intento è quello di “ridurre il danno”, nel senso di combattere la criminalità organizzata che detiene il monopolio del traffico illegale, e anche depenalizzare l’uso “responsabile” della cannabis. 36 i voti a favore, 27 quelli contrari.

Ci sono state anche circa 40 Ong che hanno firmato una petizione per chiedere modifiche nel corso dell’iter, e tutte sono state respinte. Tra queste c’era ad esempio la richiesta di un tetto alla quantità di Thc (tetraidrossicannabinolo, il principio attivo della cannabis). Tetto che, evidentemente, avrebbe lasciato aperta una porta al mercato nero.

La riforma necessita ora di un passaggio, la firma del presidente della Repubblica George Vella, medico che in passato si era espresso contro la legalizzazione.

La legge consente il consumo, la detenzione fino a 7 grammi, la coltivazione fino a 4 piante e la creazione di associazioni senza scopo di lucro per la coltivazione in comune delle piante. Vietato invece il consumo in pubblico e in presenza di minorenni.

I club di autoproduttori, a differenza dei coffee-shop olandesi, non potranno farsi pubblicità e potranno vendere il prodotto esclusivamente ai loro soci. In Olanda il consumo di cannabis è legale, mentre la vendita è semplicemente tollerata e i coffee-shop agiscono grazie alla consuetudine che "sopporta” i loro rifornimenti. Anche in Spagna il consumo è legale e la vendita di piccole quantità non è sanzionata. In Lussemburgo il governo ha presentato una proposta per la legalizzazione dell'uso personale.

(Unioneonline/s.s.)

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