Urne aperte nelle Filippine, dove oggi si vota per il prossimo presidente.

Circa 67 milioni di filippini sono chiamati a votare tra le 6:00 e le 19:00 ora locale, anche per il vicepresidente, i deputati, metà dei senatori, gli 81 governatori di provincia e altri funzionari locali.

Gli analisti prevedono una forte affluenza.

Sono 10 i candidati in corsa per succedere al presidente Rodrigo Duterte, in un turno unico in cui è sufficiente la maggioranza relativa per essere eletti. E Ferdinand Marcos Jr, 64 anni, figlio del defunto dittatore Ferdinand Marcos, molto avanti nei sondaggi, sembra sulla buona strada per completare il ritorno al potere della dinastia caduta a quasi 40 anni dal suo esilio.

Dopo sei anni di governo autoritario di Duterte, attivisti per i diritti umani, leader della Chiesa cattolica e analisti politici temono che Marcos Jr possa ottenere una vittoria schiacciante e guidare il Paese con mano ancora più pesante. 

L’ATTENTATO – Intanto in un seggio elettorale tre guardie di sicurezza sono state uccise nelle Filippine meridionali quando uomini armati hanno aperto il fuoco, ha detto la polizia.

La sparatoria è avvenuta poco dopo l'inizio delle elezioni nel comune di Buluan, nell'isola di Mindanao, dove dilagano numerosi gruppi armati, dai ribelli comunisti ai militanti islamisti. Una quarta guardia è rimasta ferita, ha detto il portavoce della polizia provinciale di Maguindanao Roldan Kuntong.

L’attacco si è verificato dopo un'altra esplosione avvenuta domenica sera tardi davanti a un seggio elettorale nel comune di Datu Unsay, sempre nell'isola di Mindanao.

(Unioneonline/D)

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