Ogni giorno di ritardo sulla fornitura dei carri armati Leopard «vuol dire la morte per gli ucraini». Mykhailo Podolyak esprime tutto il disappunto di Kiev per il mancato via libera agli agognati tank tedeschi, ritenuti necessari per dare una svolta alle sorti della guerra.

«L'indecisione sta uccidendo sempre più persone», ha tuonato il consigliere del presidente Zelensky, chiedendo all'Occidente – ovvero a Berlino ma anche agli Stati Uniti - di «pensare velocemente».

«Cos'altro c'è da controllare, Herr Pistorius? Consegni! È un peccato che la coalizione di governo della Germania si esponga così», ha incalzato il viceministro degli Esteri ucraino ed ex ambasciatore in Germania Andriy Melnik rivolgendosi al ministro della Difesa tedesco dopo la fumata nera sulla fornitura dei Leopard alla riunione del gruppo di contatto a Ramstein.

A questo punto, con il secondo anno di guerra alle porte, anche il Pentagono sembra avvicinarsi alla linea di cautela tedesca. Cautela che da Washington si traduce nel consiglio a Kiev di aspettare a lanciare la sua controffensiva contro la Russia, almeno fino a quando non sarà disponibile l’ultimo pacchetto di armi Usa e non sarà completato l’addestramento dei soldati ucraini.

Anche sul fronte russo nessun segnale di tregua: «La vittoria sarà nostra, come nel 1.812 e nel 1.945 contro Napoleone e Hitler», ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitri Medvedev.

«La fornitura di armi offensive a Kiev porterebbe a un disastro globale», è invece l’avvertimento dello speaker della Duma Viacheslav Volodin. «Se Washington e i Paesi della Nato inviano all’Ucraina armi da impiegare per attaccare città pacifiche o per tentare di occupare le nostre terre, una minaccia che è stata fatta, questo provocherebbe una reazione con l'uso di armi ancora più potenti».

Sul terreno infine il sangue continua a scorrere. Il conflitto vive una situazione di stallo, secondo l'intelligence britannica, mentre Mosca ha rivendicato di aver assunto posizioni più vantaggiose a seguito di un'offensiva a Zaporizhzhia.

(Unioneonline/L)

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