«Tenderemo la mano dell'amicizia a tutti». Queste le prime parole del neoeletto presidente iraniano Massoud Pezeshkian, dopo la sua vittoria nel ballottaggio sul candidato del partito fondamentalista Jalili. Per lui oltre 12,7 milioni di voti, contro i 10,4 dell’avversario. 

Pezeshkian, cardiochirurgo di 69 anni, ex ministro della Salute, rilancia così le speranze dei riformisti iraniani dopo anni di dominio conservatore e ultraconservatore.

«Il popolo iraniano con il suo voto alle presidenziali ha sventato i complotti nemici», il commento dell'ayatollah Ali Khamenei dopo il voto presidenziale, resosi necessario dopo la morte del presidente Ebrahim Raisi in un incidente in elicottero. 

Al nuovo leader di Teheran sono arrivate le congratulazioni dal presidente russo Vladimir Putin e da quello cinese Xi Jinping. 

«Esprimo le mie più sincere congratulazioni al popolo e al governo iraniano in occasione della elezione del nuovo Presidente della Repubblica Islamica dell'Iran nella speranza che si possa lavorare per il perseguimento della pace e stabilità soprattutto nel Golfo di Aden ed in genere in Medio Oriente», ha dichiarato il viceministro degli Esteri italiano Edmondo Cirielli.

(Unioneonline)

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