Il principe Harry ha fatto una precisa richiesta per la sicurezza sua e della famiglia, e per avere un vero e proprio diritto alla scorta ha fatto causa al governo britannico che gli aveva negato le guardie del corpo della polizia quando si trova sul territorio nazionale. Un suo avvocato ha spiegato che, senza precauzioni, sarebbe troppo pericoloso per l’incolumità del secondogenito di Carlo.

La questione viene fuori adesso, a due anni dalla decisione dei duchi di Sussex di abbandonare molti privilegi della famiglia reale, perché sembra che Harry voglia portare i figli – Archie e Lilibet – in patria in occasione del giubileo di platino della regina Elisabetta.

Harry e la moglie Meghan pagano la scorta di tasca propria nel Canada, dove vivono, dato che le autorità si erano rifiutate di fornirla a livello istituzionale, essendo i due dei “cittadini comuni”, così come succede quando vanno negli Usa. Ma nel Regno Unito ritengono che i loro agenti non godano di una giurisdizione adeguata e inoltre non hanno accesso alle informazioni di intelligence.

(Unioneonline/s.s.)

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