"Stiamo facendo il possibile per andare a prendere con i pullman che partono dalla Sardegna le persone che vogliono raggiungere i familiari nell’Isola, sarebbe importante che le persone interessate si avvicinassero nella zona di Leopoli, vicino al confine polacco".

Dunque un ponte da Leopoli all’Isola. Ne ha parlato il console ucraino Anthony Grande: "La Polonia è pronta ad accoglierli. Poi proveremo a portarli dai loro familiari. Dobbiamo ancora definire i dettagli, ma questa è la nostra strategia", ha precisato.

Oggi tante donne ucraine hanno manifestato al grido di "Putin assassino" a Cagliari, davanti al Consiglio regionale. Una manifestazione tra rabbia e speranza: decine le bandiere gialle blu sventolate da una numerosa delegazione della comunità di seimila ucraini.

Quasi tutti raccontano di avere parenti che "vivono sotto i palazzi". "Mia figlia ci dice di stare tranquilli - spiega Alexandra di Leopoli - la nostra città non è stata ancora attaccata. Finora sono stai colpiti però degli aeroporti militari alle porte di Leopoli. Basta guerra".

La situazione è molto pesante invece a Kiev: "I miei suoceri - spiega Anastasio Farci, di Quartu - vivono in un bunker. Siamo pronti ad andare a prenderli in macchina, ma Kiev è lontana dal confine polacco".

(Unioneonline/L)

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