Per la prima volta dalla prima guerra del Libano del 1982, un'intera divisione di riservisti dell'esercito israeliano «sta operando in territorio nemico». Lo hanno annunciato le forze armate di Tel Aviv, spiegando che negli ultimi giorni la 252ma divisione «ha preso il controllo di Beit Hanoun, area nel nord di Gaza, e ha ucciso centinaia di terroristi, compresi membri anziani».

Il comandante della divisione, generale Moran Omer, ha affermato che si tratta di un «momento decisivo», aggiungendo: «Ci stiamo preparando da anni, è nostro dovere riportare pace e sicurezza. I nostri riservisti e le loro famiglie sono espressione della nostra unità, della volontà di difendere il popolo».

E mentre gli scontri tra esercito israeliano e miliziani palestinesi proseguono, con migliaia di civili che si stanno spostando verso il sud della Striscia, continuano in parallelo le trattative per il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas.

Una fonte vicina ai miliziani ha spiegato che sono in corso negoziati per la liberazione di 12 ostaggi, di cui 6 americani, in cambio di tre giorni di tregua.

Abu Obeida, il portavoce delle Brigate al Qassam, ala militare di Hamas a Gaza, ha affermato però che «la strada unica ed evidente per la liberazione degli ostaggi è un accordo che preveda lo scambio di prigionieri totale o parziale».

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(Unioneonline/l.f.)

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