Un permesso retribuito di tre giorni, fino a un massimo di cinque, durante il ciclo mestruale invalidante.

E’ la legge che si appresta ad approvare la Spagna nel prossimo Consiglio dei ministri. “Se qualcuno ha una malattia con tali sintomi è concessa un’invalidità temporanea, lo stesso dovrebbe valere per il ciclo mestruale”, ha spiegato Angela Rodriguez, segretario di Stato per la parità di genere.

La dismenorrea, tutti quei dolori che in alcune donne accompagnano le mestruazioni, è una condizione molto diffusa che riguarda circa un terzo delle donne, secondo i dati della società spagnola di ginecologia e ostetricia. Molte donne sono dunque costrette ad andare al lavoro nonostante i forti dolori che ne vanno anche a diminuire la produttività.

Nella legge, ha spiegato Rodriguez, ci sono anche altre misure come l’obbligo per le scuole di fornire assorbenti, l’abolizione dell’Iva dal prezzo degli stessi (in Italia è ancora al 22%) e l’ampliamento del diritto all’aborto, eliminando l’obbligo del consenso dei genitori a partire dai 16 anni.

Il congedo mestruale è caldeggiato da molte associazioni femministe, così come l’abolizione della tampon tax.

Non sarà tuttavia semplice arrivare al via libera definitivo del disegno di legge. Non c’è ancora un largo accordo di tutta la maggioranza  e sono tanti i ministeri coinvolti. Nadia Calvino, ministro dell’Economia, è ad esempio contraria al congedo mestruale, ritiene che possa ulteriormente incentivare la discriminazione delle donne sul mondo del lavoro.

(Unioneonline/L)

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