Colpito incrociatore russo sul Mar Nero. Mosca: “È affondato”. Putin: “Ora impossibile sostituire il nostro gas”
Mariupol sotto assedio, Mosca rivendica la conquista del porto. Biden si dice pronto ad andare in Ucraina
Ormai a Mariupol è battaglia corpo a corpo. Dopo settimane di bombardamenti, al culmine di un assedio che ha stremato la popolazione, il conflitto nella città “martire” dell’Ucraina entra sempre più nel vivo, con scontri a fuoco strada per strada vicino all’acciaieria Azovstal, gioiello dell’industria metallurgica della città divenuto quartier generale dei suoi ultimi difensori, i 3mila combattenti del battaglione Azov.
Mosca rivendica di aver preso il “totale controllo” del porto e parla di un nemico ormai alle corde, al punto che 1.026 militari ucraini (tra cui 162 ufficiali) si sono arresi. Notizia quest’ultima smentita da Kiev, secondo cui con un’azione “eroica” i suoi soldati sono riusciti invece a sfuggire al nemico e ad unirsi al battaglione Azov.
Quel che è certo è che la resistenza ucraina non molla e contrattacca. A Odessa due missili antinave Neptune hanno colpito l’incrociatore Mosca della flotta russa del Mar Nero, provocando secondo il governatore Maksym Marchenko “gravissimi danni”. Mosca smentisce e parla di un incendio che ha colpito l’incrociatore, comunque fuori uso.
L'ammiraglia, in fiamme verso il porto di Sebastopoli, sarebbe infine affondata. Secondo il ministero russo citato da Interfax, l'incrociatore “ha perso stabilità ed è affondato mentre veniva rimorchiato durante una tempesta”. Nelle scorse ore anche il Pentagono era intervenuto per cercare di chiarire la sorte del “Mosca”.
Sempre dagli Usa, la notizia della serata è la dichiarazione del presidente Joe Biden che a una domanda dei giornalisti sulla sua disponibilità ad andare in Ucraina ha risposto “sì”.
Con la situazione umanitaria allo stremo, la Turchia ha messo a disposizione le sue navi per l’evacuazione dei civili da Mariupol. L’obiettivo di Mosca ormai è tutto concentrato a Est e alla conquista del Donbass, la Russia torna a minacciare Kiev, da cui le sue truppe si sono ritirate, dicendosi “pronta a colpire i centri di comando nemici, anche nella regione della capitale, se l'esercito ucraino continuerà nei suoi tentativi di attaccare strutture in Russia”.
La Casa Bianca intanto per bocca della portavoce Jen Psaki conferma le accuse di “genocidio” mosse da Joe Biden a Vladimir Putin e annuncia l’invio di altri 800 milioni di dollari di nuove armi a Kiev: “Bucha, Mariupol, Kramatorsk sono tutti esempi di violazioni dei diritti umani, il presidente parlava basandosi su ciò che ha visto, sulle atrocità compiute da Mosca”, ha detto Psaki.
Una posizione, quella di Washington, che ha provocato l'irritazione di Pechino e Mosca, mentre da Parigi il presidente Macron mette in dubbio l'utilità di una “escalation di parole” per porre fine alla guerra.
Anche il canadese Trudeau parla di genocidio, mentre il presidente polacco Andrzej Duda in visita a Kiev sottolinea: “Questa non è guerra, è terrorismo”.
(QUI tutte le notizie sull’Ucraina)
(QUI tutti i video del conflitto)
Di seguito le notizie di ora in ora.
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Gli Usa: “Non possiamo verificare l’attacco di Kiev alla nave Mosca”
Gli Usa non possono verificare in "modo indipendente" se l'incrociatore russo nel Mar Nero sia stato colpito da un missile dell'Ucraina. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. "Siamo stati in contatto con gli ucraini tutta la notte. Ci hanno detto di aver colpito la nave con dei missili", ha detto precisando tuttavia che gli Stati Uniti in questo momento non "possono verificare in modo indipendente se sia stato effettivamente così". "Certo è che comunque nel modo in cui si è svolto, è un duro colpo per la Russia", ha sottolineato.
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Cia: “Non prendiamo alla leggera la minaccia nucleare russa”
Gli Stati Uniti non "prendono alla leggera" la possibilità che la Russia possa usare armi nucleari in Ucraina. Lo ha detto il direttore della Cia, William Burns. "Data la disperazione del presidente Putin e della leadership russa, date le battute d'arresto che hanno affrontato finora militarmente, nessuno di noi può prendere alla leggera la minaccia rappresentata da un potenziale ricorso ad armi nucleari tattiche o a basso rendimento", ha avvertito sottolineando tuttavia che gli Usa non hanno notato alcun segnale che Mosca stia preparando un attacco del genere.
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Zelensky: “Le atrocità russe allontanano i colloqui di pace”
Le atrocità commesse dalle truppe russe a Mariupol e nella periferia di Kiev, a Bucha e Borodyanka, hanno ulteriormente ridotto le possibilità di colloqui di pace con i russi. Lo afferma Volodymyr Zelensky in un'intervista alla Bbc. Quanto accaduto a "Bucha ci porta ad essere vicini a interrompere" i colloqui di pace, ha aggiunto il presidente ucraino. "Non si tratta di me, si tratta della Russia. Non avranno più molte possibilità di parlare con noi". Zelensky parlando di Mariupol ha spiegato che "oltre alle decine di migliaia di morti, molti sono scomparsi" e "sono stati portati in Russia, alcuni nei campi, altri in altre città".
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Il Parlamento ucraino accusa i russi di “genocidio”
Il Parlamento di Kiev bolla come "un genocidio" le azioni dell'esercito russo in Ucraina, usando la stessa definizione adoperata dal presidente Usa Joe Biden.
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I rifugiati di Mariupol: “Bimbi morti per fame, si beve la neve”
"A Mariupol i corridoi umanitari sono quasi inesistenti, perché i militari russi non informano le persone chiuse nei rifugi. L'unico modo per uscire e andare in Crimea o Russia, dove alle frontiere alcuni ci dicono di essere stati umiliati e costretti a stare nudi di fronte ai soldati. Nella città manca cibo e continua il saccheggio dei negozi mentre molti sono stati costretti a bere acqua di neve. I primi a morire sono i bimbi più piccoli, per la fame". È quanto riferiscono all’Ansa alcuni rifugiati di Mariupol - giunti a Dnipro da una settimana - in un centro di accoglienza.
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Kiev: “I servizi russi attaccano i loro territori per accusarci”
"I servizi speciali russi hanno lanciato un piano per compiere attacchi terroristici sul loro territorio per poi accusare l'Ucraina". Lo ha riferito il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino - secondo quanto riporta l'agenzia Unian - dopo le accuse di Mosca sugli attacchi di oggi a Bryansk e Belgorod.
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Mosca: “Altro attacco ucraino a Belgorod, civili evacuati”
Due villaggi russi nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina, sono stati bombardati dalle forze ucraine, secondo il governatore della regione citato dalla Tass. Non ci sarebbero vittime civili, mentre i residenti sono stati evacuati.
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Pentagono: “Armi nel Donbass in meno di una settimana”
"Faremo arrivare le nuove armi all'Ucraina in meno di una settimane e poi le forze di Kiev le porteranno nell'est del Paese" dove i russi si preparano a sferrare una nuova offensiva. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, alla Cnn. Quanto all'attacco della Russia nel Donbass il dipartimento della Difesa non conferma n* smentisce che sia già iniziato.
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Putin: “Ora impossibile sostituire il gas russo”
"Adesso non c'è possibilità di sostituire il gas russo in Europa". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato da Interfax. "Gli attacchi dei partner europei sul rifiuto delle forniture di risorse energetiche russe destabilizzano la situazione e fanno salire i prezzi", ha aggiunto.
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“Bombardati edifici residenziali in Russia”
"Le forze armate ucraine hanno bombardato edifici residenziali nella regione russa di Bryansk". Lo ha scritto su Telegram il governatore regionale Alexander Bogomaz citato dalla Tass.
"Le forze armate ucraine hanno bombardato oggi la borgata Klimovo - ha affermato - il bombardamento ha danneggiato due edifici residenziali, ci sono feriti tra i residenti locali. Tutti i servizi competenti, compreso il ministero delle Emergenze, stanno lavorando, le persone stanno ricevendo l'assistenza medica necessaria".
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In Italia più di 92mila profughi
Sono 92.716 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina arrivate fino a oggi in Italia, 88.726 delle quali alla frontiera e 3.990 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. Lo riferisce il Viminale. L'incremento, rispetto a ieri, è di 870 ingressi nel territorio nazionale. Dei profughi arrivati in Italia, 47.927 sono donne, 10.566 uomini e 34.223 minori. Le città di destinazione dichiarate all'ingresso in Italia sono tuttora Milano, Roma, Napoli e Bologna.
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Mosca: “L’incrociatore non è affondato”
L'incrociatore Moskva (Mosca) della flotta russa del Mar Nero non è affondato e le esplosioni di munizioni a bordo sono cessate: lo ha reso noto il ministero della Difesa in un comunicato. "Non ci sono incendi attivi. Le esplosioni di munizioni si sono fermate. L'incrociatore Moskva rimane a galla", recita la nota, aggiungendo che sono in corso le indagini per stabile le cause dell'incendio che ha provocato l'esplosione delle munizioni. L'ammiraglia russa nel Mar Nero sarà rimorchiata in porto. Mosca ha smentito che l’incrociatore sia stato colpito e ha parlato di un incendio a bordo che, comunque sia, lo ha messo fuori uso.
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Di Maio: “Le minacce non mi fermeranno”
"Non saranno le minacce a fermare l'azione del governo. Noi abbiamo preso una posizione molto ferma nei confronti dell'invasione dell'Ucraina ma teniamo canali aperti con Mosca e con Kiev. Mi preoccupa invece questo negazionismo che circola in Italia". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Storie italiane su Rai 1 rispondendo sulle numerose minacce ricevute nelle ultime settimane e sui due indagati.
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Onu: “1.932 civili uccisi”
Almeno 1.932 civili sono stati uccisi, e altri 2.589 sono rimasti feriti, dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina il 24 febbraio scorso: lo hanno reso noto le Nazioni Unite, secondo quanto riporta Ukrinform. Il bilancio dei decessi include 485 uomini, 313 donne, 31 ragazze e 54 ragazzi, oltre a 72 bambini e 977 adulti il cui genere è ancora sconosciuto, ha annunciato l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr).
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Mosca: “Con Finlandia e Svezia nella Nato dimenticate i Baltici non nucleari”
"Ci si può dimenticare dei Baltici non nucleari se Svezia e Finlandia si uniscono alla Nato". Lo ha scritto su Telegram Dmitrij Medvedev, vice presidente del consiglio di sicurezza della Russia, citato dalla Tass. "La Russia rafforzerà i suoi confini occidentali se Svezia e Finlandia si uniranno alla Nato, la lunghezza del confine terrestre dell'alleanza con la Russia sarà più che raddoppiata. Naturalmente, sarà necessario rafforzare questi confini", ha osservato.
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Esplosioni vicino al porto di Odessa
Due esplosioni sono state udite non lontane dal porto di Odessa questa mattina poco dopo le 10 locali (le 9:00 in Italia). "A causa delle esplosioni appena sentite in città, vi chiediamo di mantenere la calma e rimanere al riparo. Al momento non c'è pericolo per la popolazione civile", ha affermato il servizio stampa del comando operativo meridionale sulla sua pagina Facebook.
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Ostacolo ai negoziati il numero di garanti per la sicurezza di Kiev
Uno degli ostacoli che si frappongono ai colloqui di pace tra l'Ucraina e la Russia riguarda il numero di Paesi che dovrebbero prendervi parte come garanti della sicurezza. Lo ha detto alle tv del Paese il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, che ha fatto parte del team negoziale. Lo riferisce il Guardian, affermando che l'Ucraina vuole che quanti più Paesi possibile agiscano come garanti della sicurezza, ma la Russia non vuole che il loro numero aumenti.
Mosca in precedenza ha indicato che la Bielorussia dovrebbe essere uno dei Paesi che garantiscono la sicurezza, mentre la Turchia ha ripetutamente offerto di svolgere un ruolo di mediazione tra i suoi vicini del Mar Nero.
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Kiev: “6.500 crimini di guerra commessi dai russi”
Sono circa 6.500 i presunti crimini di guerra commessi dalle truppe russe in Ucraina per i quali sono state aperte inchieste. Lo ha detto l'ufficio del procuratore generale dell'Ucraina citato dal Guardian.
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Attacchi a Kharkiv, Donetsk e Zaporizhzhia
Nel 50esimo giorno di guerra le forze russe continuano a lanciare sistematici attacchi missilistici e bombe sulle infrastrutture militari e civili nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Zaporizhzhia. Lo fa sapere l’esercito ucraino.
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Marine prigionieri dei russi, “ma non sono mille”
Il consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente ucraino, Oleksiy Arestovych, ha annunciato che marine della 36ma brigata sono stati fatti prigionieri dall'esercito russo, "ma non si tratta di mille soldati ucraini, molti meno - ha detto riferendosi all'annuncio di Mosca di ieri secondo cui 1.026 militari ucraini si sono arresi ieri -. Mille è una bugia". Lo riporta l'Agenzia Unian.
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Incrociatore russo abbandonato o affondato
L'incrociatore Moskva (Mosca) della flotta russa del Mar Nero, che secondo Kiev è stato colpito ieri dai missili ucraini Neptune, è stato abbandonato o è affondato: lo riporta questa mattina la Cnn, confermando le incertezze sulla sorte della nave da guerra che secondo Mosca è stata invece "seriamente danneggiata" per l'esplosione delle munizioni che trasportava, in seguito a un incendio sviluppatosi a bordo.
(Unioneonline)