Biden: «Resto candidato». Ma chiama Zelensky «Putin» e la sua vice «Trump»
Il presidente è apparso risoluto al vertice Nato a Washington, nonostante altre due super-gaffePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Sono il candidato più qualificato e anche e l'unico" in grado di battere Donald Trump». Per questo voglio restare in corsa, «per finire il lavoro».
Lo ha ribadito Joe Biden nel corso della conferenza stampa al termine del vertice Nato di Washington.
Ma, davanti ai giornalisti, alla risolutezza delle sue affermazioni l’81enne presidente Usa ha accompagnato le solite, ormai immancabili gaffe, che continuano a far dubitare molti – soprattutto in casa democratica – della sua lucidità.
Biden ha infatti presentato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiamandolo «Putin» e ha parlato della sua vice Kamala Harris chiamandola «Trump».
E proprio Trump, suo rivale alle presidenziali d’autunno, non ha mancato di approfittare dei due scivoloni per commentare, ironicamente, sul suo social Truth: «Bravo Joe! Ottimo lavoro!».
Secondo alcune indiscrezioni dopo il vertice l’ex speaker della Camera Nancy Pelosi (democratica) e l’ex presidente Barack Obama si sarebbero sentiti al telefono. Un confronto con sul piatto – di nuovo – le modalità per trovare una “exit strategy” per l’anziano presidente prima della convention dem di agosto.
Attualmente premono per il passo indietro di di Biden diciassette i deputati e un senatore. Il fronte, però, potrebbe continuare ad allargarsi.
(Unioneonline/l.f.)