Gli Usa hanno abbattuto il pallone-spia cinese con un missile. Dopo l'annuncio da parte di Joe Biden che se ne sarebbe preso cura, l'aerostato è stato distrutto sull'Oceano Atlantico per ordine del presidente che ha seguito l'operazione dall'Air Force One, con il quale si stava recando a Camp David.

«Il pallone spia è stato abbattuto con successo», ha detto Biden, sottolineando di aver ordinato l’operazione mercoledì, ma di aver atteso il raggiungimento di un luogo sicuro.

Sono state subito avviate le operazioni per recuperarne i resti. Poco prima la Federal Administration Aviation, l'autorità dell'aviazione americana, aveva annunciato la chiusura di tre aeroporti e parte dello spazio aereo del Nord e del Sud Carolina per «iniziative di sicurezza nazionale». Il Dipartimento della Difesa aveva infatti sconsigliato a Biden di abbatterlo mentre sorvolava gli Stati Uniti perché avrebbe rappresentato un rischio per la popolazione proprio a causa dei detriti.

Di «violazione inaccettabile della nostra sovranità da parte della Cina» ha parlato il Segretario della Difesa Lloyd Austin.

Si arroventa dunque ulteriormente il già tesissimo clima con Pechino che ha provato ad abbassare i toni, non senza ribadire le accuse, per disinnescare un caso che rischia di creare nuove grane alla leadership di Xi Jinping. La Cina pur chiarendo che «non accetterà congetture infondate» e invitando gli americani a «non diffamarla», aveva tentato di riportare la calma nonostante un nuovo pallone spia sia spuntato oggi anche nei cieli sudamericani.

«Stiamo ricevendo segnalazioni di uno in transito in America Latina - ha detto il portavoce del Pentagono Pat Ryder - e stiamo valutando se sia di sorveglianza cinese». Sulla vicenda che ha già fatto saltare la missione a Pechino del segretario di Stato Antony Blinken è tornato Wang Yi, il potente capo della diplomazia cinese: le parti «devono rimanere concentrate, comunicare in modo tempestivo, evitare giudizi errati e gestire le divergenze di fronte a situazioni inaspettate in modo freddo e professionale», ha messo nero su bianco il ministero degli Esteri.

Quale Paese responsabile, «la Cina si attiene con rigore al diritto internazionale. Non accettiamo alcuna speculazione o propaganda infondata», ha aggiunto Wang, promosso poco più di un mese fa da ministro degli Esteri a capo della diplomazia del Pcc. Con un'altra dichiarazione, lo stesso ministero ha riaffermato che il pallone aerostatico incriminato è ad uso civile per le ricerche meteo e ha accusato a testa bassa i media e i politici Usa che «hanno approfittato e usato l'incidente come pretesto per attaccare e diffamare la Cina».

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata