Uno sconto di 2 miliardi di dollari.

E’ l’offerta che il miliardario di Amazon Jeff Bezos ha fatto alla Nasa per assicurarsi il contratto per portare astronauti sulla Luna. Una commessa per la quale la Nasa ha scelto SpaceX di Elon Musk in aprile citando limiti di bilancio.

Ma Bezos non molla e in una lettera ribadisce che a Blue Origin non è stata concessa la possibilità di rivedere il costo dell'offerta per la missione sulla Luna, che dovrebbe includere la prima donna e il primo afroamericano.

"Invece di un approccio a una sola fonte, la Nasa dovrebbe abbracciare la strategia della concorrenza, che previene la possibilità che un'unica fonte abbia un'eccessiva leva sulla Nasa", mette in evidenza Bezos.

Una settimana fa il miliardario di Amazon ha varcato in prima persona i confini del cielo per inaugurare la nuova era del turismo spaziale targata Blue Origin, la sua compagnia privata, proprio nel 52esimo anniversario dell'allunaggio dell'Apollo 11. A bordo con lui il fratello Mark, l'82enne ex pilota Wally Funk e il 18enne Oliver Daemen, divenuti rispettivamente la persona più anziana e la più giovane nello spazio.

"Prepareremo la strada per lo spazio perché i nostri figli e nipoti possano costruire il futuro: ne abbiamo bisogno per risolvere i problemi qui sulla Terra – ha detto Bezos -. Non si tratta di scappare: questo è l'unico pianeta buono che abbiamo nel Sistema solare, dobbiamo prendercene cura e quando vediamo la sua fragilità dallo spazio lo vogliamo fare ancora di più. Ci vorranno decenni, ma le grandi cose nascono piccole".

(Unioneonline/D)

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