«Non ho fatto niente più degli altri». È la frase che ripeteva sempre, anche a papa Francesco durante i loro incontri. Cabras oggi ha perso suor Maria Concetta Esu, 90 anni, per una vita missionaria nella sua amata Africa dove da ostetrica ha fatto nascere più di 40mila bambini

Indicata nel 2019 da Bergoglio come modello per tutti i missionari e le missionarie del mondo, suor Maria Concetta, originaria di Villasor, per Cabras era un simbolo di forza e di generosità. Dopo aver trascorso un periodo in Sardegna per curarsi, viste le sue condizioni di salute precarie, a luglio del 2023 aveva deciso di partire nuovamente, voleva morire tra la sua gente, tra i tanti poveri che ha aiutato durante i suoi sessanta anni in missione.

Prima però aveva salutato Cabras, paese al quale era tanto legata: suo fratello don Giulio Esu è stato il parroco della chiesa del Sacro Cuore per 40 anni. E qui ancora risiede. Per suor Maria Concetta era stata organizzata una grande festa. In suo onore il fratello aveva celebrato la messa. «Ho deciso di ripartire in Africa perché è lì che ho trascorso la vita aiutando il prossimo - aveva raccontato suor Maria Concetta Esu, figlia di San Giuseppe di Genoni - Quando il Signore deciderà di chiamarmi voglio essere lì, tra la mia gente».

Decisione condivisa anche da Papa Francesco. «Durante il nostro ultimo incontro - aveva detto suor Maria Concetta Esu - lui stesso mi ha detto di ritornare subito in Africa dove ancora c’è tanto bisogno di me». E così è stato. 

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