Vasto incendio all’Università della Tuscia, trovato vivo l’operaio disperso: studenti intossicati
Fiamme partite dal tetto della facoltà di Agraria dove erano in corso lavori di ristrutturazione, il Comune: «Chiudete le finestre»(Ansa)
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Un grosso incendio si è sviluppato nella sede della facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia, a Viterbo. Il rogo è divampato poco dopo le 10, le fiamme sono partite dal tetto di agraria, dove erano in corso dei lavori di ristrutturazione.
Rientrato l’allarme per uno degli operai che stavano lavorando sul tetto di quella palazzina, che risultava disperso, ritrovato sano e salvo.
Alcuni studenti e dipendenti dell'ateneo e residenti della zona si sono recati all'ospedale Santa Rosa con sintomi da intossicazione da fumo. Ad andare a fuoco anche sostanze chimiche di laboratorio e plastica: nell'area oltre ad una densa colonna di fumo visibile a chilometri di distanza anche un odore acre.
Il rogo è partito da alcuni rotoli di guaina catramata che erano sul tetto della palazzina, sul posto operano dalle 10.15 i vigili del fuoco con numerose squadre e rinforzi giunti da Roma e Terni.
Studenti, docenti e personale sono stati allontanati da uffici e aule del polo di Riello, l’incendio si è propagato anche in un’altra palazzina. Allarme anche per i laboratori sottostanti di chimica e genetica, dove erano conservate sostanze altamente infiammabili, tra cui 500 litri di etanolo e bombole di protossito di azoto. Da qui la necessita di creare cordone di evacuazione con un raggio di 500 metri dalla palazzina in fiamme.
Il Comune invita i cittadini a tenere le finestre chiuse a causa del fumo, nero e denso, che si è levato dal luogo dell'incendio. E vieta la raccolta di grano e cereali nel raggio di 1 km dal punto dell'incendio.
(Unioneonline/L)