Una ragazza di 22 anni, residente nel Levante Ligure, rientrata lunedì dalle Canarie, è ricoverata nella Clinica di Malattie Infettive del policlinico San Martino di Genova perché avrebbe contratto il vaiolo delle scimmie.

È il primo caso in Liguria. Il Policlinico conferma che "sono in corso gli approfondimenti per registrare il primo caso sul territorio ligure di vaiolo delle scimmie, che risponde alla definizione segnalata dall'Oms". 

"Capisco la preoccupazione, ma è una situazione del tutto diversa, imparagonabile a quella che abbiamo già vissuto con il Covid", le parole del ministro Speranza. “La nostra rete di sorveglianza, di monitoraggio, sia a livello europeo che a livello nazionale, è stata attivata come è giusto che sia e quindi dobbiamo seguirla con grande attenzione", ha poi proseguito.

Quanto al vaccino per il vaiolo, “è una eventualità estremamente improbabile e rimarrà comunque un evento raro e circoscritto, se si renderà necessaria", ha commentato Massimo Andreoni, direttore dell'Unità operativa complessa di Malattie infettive di Roma Tor Vergata e direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e tropicali (Simit).

"Si parla infatti dell'eventualità di vaccinazione solo in riferimento, come prevede anche la circolare del ministero della Salute, ai contatti a più alto rischio come ad esempio gli operatori sanitari, nel caso siano appunto venuti in contatto stretto con dei soggetti contagiati. Dal momento tuttavia che gli operatori sanitari sono dotati di mezzi e strumenti di protezione, il rischio di infettarsi è minimo. Ciò anche perché questa malattia è a bassa contagiosità. Stiamo vedendo infatti una diffusione con numeri modesti, cosa che ci aspettavamo". Nel caso si decidesse di procedere alle vaccinazioni, sottolinea, "si tratterebbe dunque di un numero limitatissimo di casi, sia tra gli operatori sanitari, sia tra i contatti stretti".

(Unioneonline/v.l.)

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