"Tutti, soprattutto le persone più fragili, hanno bisogno di assistenza e hanno diritto di avere accesso alle cure necessarie".

Papa Francesco lo dice con forza nel messaggio "Urbi et Orbi" in occasione della Pasqua: "Ciò è ancora più evidente in questo tempo in cui tutti siamo chiamati a combattere la pandemia e i vaccini costituiscono uno strumento essenziale per questa lotta".

"Nello spirito di un 'internazionalismo dei vaccini' - ha aggiunto - esorto pertanto l'intera Comunità internazionale a un impegno condiviso per superare i ritardi nella loro distribuzione e favorirne la condivisione, specialmente con i Paesi più poveri".

"L'annuncio di Pasqua - ha sottolineato - non mostra un miraggio, non rivela una formula magica, non indica una via di fuga di fronte alla difficile situazione che stiamo attraversando. La pandemia è ancora in pieno corso; la crisi sociale ed economica è molto pesante, specialmente per i più poveri; malgrado questo - ed è scandaloso - non cessano i conflitti armati e si rafforzano gli arsenali militari".

"Sono vicino ai giovani di tutto il mondo - ha concluso - e, in quest'ora, specialmente a quelli del Myanmar, che si impegnano per la democrazia, facendo sentire pacificamente la propria voce, consapevoli che l'odio può essere dissipato solo dall'amore".

"Gesù risorto è speranza pure per tanti giovani che sono stati costretti a trascorrere lunghi periodi senza frequentare la scuola o l'università e condividere il tempo con gli amici - ha detto Francesco -. Tutti abbiamo bisogno di vivere relazioni umane reali e non solamente virtuali, specialmente nell'età in cui si forma il carattere e la personalità".

(Unioneonline/D)
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