C’è un indagato per la morte di Giovanna “Jenny” Cantarero, la 27enne uccisa a colpi di pistola davanti al panificio in cui lavorava a Misterbianco, in provincia di Catania.

Si tratta di un uomo che aveva una relazione con la vittima (gli inquirenti specificano che non è l’ex, con cui la donna aveva avuto una bambina) ed è irreperibile da ieri sera.

La giovane stava aspettando la madre in strada, finito il turno di lavoro, quando è stata assassinata con alcuni colpi al volto. All'omicidio ha assistito una giovane collega: in stato di choc, è stata ascoltata per ore nel Comando provinciale dei carabinieri di Catania. Ha detto che Cantarero è stata avvicinata da un uomo a volto coperto che le ha puntato la pistola alla testa per poi far fuoco ripetutamente e fuggire, forse a bordo di uno scooter. 

In un primo momento dalla Procura di Catania era stata sottolineata l'assenza di "piste privilegiate", perché - si spiega ora - non c'erano "le condizioni per farlo" e si stava "cercando di acquisire il maggior numero di informazioni". Alla fine gli investigatori hanno imboccato la pista che porta alle relazioni personali della donna e alla relazione “burrascosa” con l'uomo adesso indagato per omicidio. Sulle indagini viene mantenuto uno stretto riserbo.

Sul luogo del delitto sono stati posti dei biglietti e dei fiori. "Fin da ieri notte - ha detto il sindaco - stiamo seguendo costantemente l'evolversi della vicenda che ha visto la drammatica uccisione di una donna nel quartiere di Lineri. Sebbene non siano ancora confermati i contorni del fatto e le indagini siano in corso, siamo di fronte a un episodio triste e doloroso, motivo di forte preoccupazione per tutta la nostra comunità. Abbiamo sospeso - ha annunciato - per oggi le manifestazioni natalizie previste sul territorio. L'Amministrazione comunale è al fianco delle forze dell'ordine per far luce su quanto accaduto".

(Unioneonline/D)

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