La Guardia di finanza di Torino, coordinata dalla procura del capoluogo piemontese, ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di 103 carte di pagamento abilitate anche all'accredito del reddito di cittadinanza, per un importo di circa 100mila euro.

È il risultato dell’operazione “Terra Promessa”, che lo scorso dicembre aveva portato all'esecuzione di misure cautelari personali per sette persone (tre egiziani, un romeno, due italiani e un bengalese) accusate di vari reati, dall'associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e alla permanenza illegale sul territorio italiano, alla truffa aggravata in danno dello Stato, alla falsità ideologica e alla sostituzione di persona, con il sequestro di profitti illeciti conseguiti dagli indagati.

Dalle indagini è emerso un vero e proprio sodalizio che esercitava le attività illecite attraverso due Centri di assistenza fiscale di Torino, sequestrati dalle Fiamme Gialle, dove venivano rilasciati indebitamente rinnovi di permessi di soggiorno e prestazioni economiche sotto forma di reddito di cittadinanza, indennità di maternità, bonus baby sitter, fiscali, Naspi e altri benefici a favore di stranieri.

In particolare, è stato ricostruito un flusso in entrata sulle carte di pagamento a titolo di reddito di cittadinanza per oltre 400mila euro totali, con 46 posizioni fittizie.

(Unioneonline/D)

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