Il desiderio di tornare in Italia per il pranzo di Pasqua in famiglia è stato fatale a Giuseppe Calvaruso, ritenuto capo del mandamento mafioso palermitano di Pagliarelli.

Da tempo Calvaruso si era trasferito in Brasile, ma era tornato in Sicilia proprio per i giorni di festa, con l'intenzione di ripartire poi per il Sudamerica.

Ma i carabinieri del comando provinciale lo hanno fermato mentre era con la sua famiglia per festeggiare la Pasqua.

Con lui sono finiti in manette altri quattro uomini, accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, lesioni personali, sequestro di persona, fittizia intestazione di beni, tutti reati aggravati dal metodo e dalle modalità mafiose.

Il provvedimento è stato emesso dai pm Federica La Chioma e Dario Scaletta, coordinati dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.

Secondo gli inquirenti, nel ruolo di capo Calvaruso avrebbe risolto le controversie fra gli "affiliati", assicurato "l'ordine pubblico" sul territorio, ad esempio prendendo parte a un violento pestaggio agli autori di alcune rapine non autorizzate da Cosa nostra.

Come emerso in un dialogo intercettato, Calvaruso avrebbe inoltre assicurato il mantenimento in carcere dei detenuti appartenenti alle famiglie mafiose del mandamento e gestito, grazie a prestanomi, il controllo di attività economiche dentro e fuori il territorio di sua competenza.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata