Un 36enne di origini tunisine, irregolare, che viveva nella provincia di Catania, è stato espulso dall'Italia per motivi di "pericolosità sociale".

Lo ha reso noto il Viminale, sottolineando che l'uomo era "all'attenzione delle indagini investigative, svolte dalle Digos di Roma e di Catania, per i contatti avuti in Italia con il noto attentatore di Berlino Anis Amri".

Inoltre, è stato accertato che il 36enne espulso aveva fornito ad Amri, all'uscita dal Centro di identificazione ed espulsione di Caltanissetta, una sua utenza mobile italiana, utilizzata dal terrorista nel periodo tra giugno e luglio 2015.

Aveva poi mantenuto i contatti con lui anche dopo il suo trasferimento in Germania.

Si tratta del 42simo rimpatrio dall'inizio dell'anno e della 174esima espulsione dal gennaio 2015 a oggi.
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